Varese, si era spogliata in centro chiedendo di fare sesso ai passanti, obbligo di dimora

Ha dato in escandescenze in pieno centro cittadino, davanti ad un bar, aggredendo i poliziotti che tentavano di calmarla e farla coprire (Foto d'archivio)

VARESE – Disposto l’obbligo di dimora a Varese e di firma per la donna che, completamente ubriaca, si era spogliata per strada chiedo ai passanti di fare sesso ed aveva poi aggredito i poliziotti che tentavano di farla calmare. Il tutto, davanti ad un bar del centro cittadino. La donna, una trentunenne, era completamente fuori controllo tanto da battere la testa contro gli arredi urbani che ha anche danneggiato. All’arrivo dei poliziotti ha reagito, cominciando a sputare e graffiare gli agenti che tentavano di coprirla e bloccarla.

Durante la convalida del fermo che si è tenuta oggi, 26 settembre, dinanzi al giudice di Varese, la giovane donna è scoppiata a piangere, spiegando di avere perso la testa e di essere in un momento molto difficile. ha anche spiegato di non avere alcuna malattia contagiosa, e di avere detto di avere l’Hiv dopo avere colpito con gli sputi i poliziotti, solo per spaventarli. Per lei, che ha trascorso la notte in camera di sicurezza, il Pm aveva chiesto la custodia cautelare agli arresti domiciliari, ma il giudice ha disposto la scarcerazione con l’obbligo di presentarsi per la firma e di non allontanarsi da Varese. Per le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale comparirà per il processo a novembre prossimo.