Venezia – Varese: squadre a confronto

Diawara guida insieme ai play. Rautins può oscurare Goss: ecco il match giocato da Antonio Franzi

Venezia-Varese vuole dire tante cose. Significa Recalcati contro Pozzecco, per la prima volta avversari in panchina. Vuol dire Diawara che torna a Venezia per dimostrare di essere un giocatore vero, quello che stiamo ammirando a Varese. Venezia-Varese vuol dire riscossa, dopo una sconfitta tanto onorevole quanto bruciante. Con il nostro coach Antonio Franzi, giornalista della Gazzetta dello Sport, abbiamo anticipato la sfida, analizzando punti di forza e di debolezza di ciascuna squadra. Ruolo per ruolo, ecco la nostra Venezia-Varese.

Callahan o Deane? Callahan ha appena recuperato, e potrebbe risultare un’incognita. Però al momento questa è l’ipotesi iniziale più accreditata.

Nella sfida tra playmaker, vince capitan Robinson (foto). Perché Stone è un giocatore fisicamente molto importante, ma è un po’ in difficoltà al debutto in Italia. Sembra il classico americano che non sa ancora cosa deve fare e dove si trova. Mentre Robinson è molto più consistente. A Venezia c’è Ruzzier, molto talentuoso, un triestino che sa far circolare la palla e sa quando penetrare. Ma se Deane gioca all’altezza l’accoppiata varesina è migliore.

Goss è un giocatore chiave per Venezia, assieme a Peric. Recalcati l’ha voluto perché lo conosce bene e ha molta fiducia in lui. Però il Rautins (foto) visto contro Reggio Emilia ha qualcosa in più: più fluidità nei tiri, e anche qualche centimetro in più.

Diawara fino a questo momento è il miglior giocatore del campionato. Dulkys è un po’ leggero, ma talentuoso, può fare bene. Diawara deve riscattarsi perché a Venezia non ha dato quello che ci si aspettava da lui. Vorrà confermarsi, a mio parere può ambire al titolo di Mvp.

Peric è un croato molto concreto, solido. Direi meglio Peric, anche perché Callahan è un po’ un’incognita, viste le sue condizioni fisiche.

Sono coetanei dal potenziale elevatissimo. Moore può giocare alcune partite di grande livello, come dimostrato a Caserta. Tecnicamente meglio Daniel (foto), che se in condizione può essere importante.

Meglio Venezia: più lunga, con un giocatore del ’92 come Ceron dal buon potenziale offensivo. Abituiamoci: le panchine degli avversari di Varese saranno sempre superiori. Casella ha fatto bene contro Reggio, mentre Okoye si deve ancora registrare.