Vittime di violenze sessuali, vittime di mafia e altri reati, è uscita la brochure “lo Stato c’è”

È una campagna a cura del Viminale per far comprendere alle vittime che la denuncia è la sola strada per liberarsi da oppressioni (foto di archivio)

ROMA – Il Ministero dell’Interno distribuirà degli opuscoli intitolati “Lo Stato c’è: chi chiede non resta solo”. Si tratta di una campagna a cura del Viminale per far comprendere alle vittime che la denuncia è la sola strada per liberarsi da oppressioni, violenze e dal racket.

Nell’opuscolo è possibile trovare delle istruzioni per accedere al Fondo di rotazione e ai numeri di telefono di riferimento, oltre alle modalità di presentazione delle domande. La campagna intende evidenziare che lo Stato è vicino, anche con un aiuto economico, alle vittime di tali efferati reati.

Il fondo

Mira insomma a promuovere l’accesso al Fondo incoraggiando le vittime innocenti della criminalità organizzata di stampo mafioso, dei reati intenzionali violenti (femminicidi e violenza sessuale) e gli orfani di crimini domestici a presentare domanda per ottenere i benefici messi a disposizione dallo Stato.