Whirlpool, l’Ugl non ci sta: “Vendono a scatola chiusa, senza garanzie. Ci mobiliteremo”

Il segretario nazionale dei Metalmeccanici: "Vogliamo capire, prima che i giochi siano fatti, quali sono le garanzie degli asset della multinazionale nei confronti dei siti italiani e dell'occupazione"

BIANDRONNO – “I vertici di Whirlpool hanno comunicato alla segreteria nazionale della nostra Federazione, che sono in corso trattative per la vendita delle attività europee con due gruppi/società per la cessione degli asset europei”. Così il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, evidenziando come “tutto ciò sia alquanto anomalo e meritevole di un incontro urgente. Vogliamo capire, prima che i giochi siano fatti, quali sono le garanzie degli asset della multinazionale Whirlpool nei confronti dei siti italiani e dell’occupazione. Come già avevamo sottolineato nell’ultimo incontro presso il Mise, al quale l’azienda ha preferito non partecipare, il piano investimenti presentato il 24 febbraio 2022 a Varese era del tutto inconsistente e privo di qualsiasi garanzia di investimenti in Italia. Ecco perché: oggi ne abbiamo, purtroppo, la spiegazione e la conferma, mentre allora qualcuno aveva giudicato come strumentali le nostre critiche”.

“Nel frattempo, Whirlpool ha risparmiato per prepararsi a una vendita – secondo alcune indiscrezioni, ci sarebbero già due fondi statunitensi interessati a Whirlpool e uno dei due avrebbe già acquisito degli asset importanti dell’automotive Italiana – e si dichiara, addirittura, non disponibile a fornire ulteriori dettagli prima di gennaio 2023. Come Ugl Metalmeccanici dichiariamo subito che per noi sarà mobilitazione: non siamo disponibili a vendite a scatola chiusa, senza alcuna garanzia. È inevitabile pensare a quanto già accaduto con la chiusura dello stabilimento di Napoli e con la cancellazione delle produzioni dei due siti di Caserta, stabilimenti nei quali i lavoratori, non a caso, sono ancora in attesa di risposte. Whirlpool si conferma essere una multinazionale che non solo non ha alcun rispetto dei lavoratori, ma anche dei Governi italiani, passati e presenti”, conclude Spera.