COMERIO «Come diavolo hai fatto a entrare in Whirlpool?» gli hanno chiesto gli amici con un pizzico di invidia: è un estratto del post con cui il marocchino Majid Labbakh ha vinto “Why I love working at Whirlpool”, il concorso indetto fra i dipendenti da Whirlpool EMEA sulla propria pagina Facebook, che si sta sempre più affermando come strumento di comunicazione interno ed esterno, in forza dei più di 3mila fan.
«Whirlpool crede molto nelle potenzialità di Facebook per creare cultura aziendale, per la comunicazione interna e per trasmettere all’esterno un’immagine fedele della realtà in cui lavoriamo tutti i giorni – dichiara il vicepresidente Risorse Umane Adriano Mureddu- . La partecipazione a questo concorso è andata oltre le più rosee aspettative creando un grande coinvolgimento fra i dipendenti e spingendo i partecipanti a fare del loro meglio. L’interesse per l’esito della competizione è cresciuto giorno dopo giorno e ha contribuito ad aumentare il numero dei fan della nostra pagina, che hanno superato quota 3mila. Sono convinto che siamo sulla strada giusta».
Le visualizzazioni dei post pubblicati dai concorrenti di Why I Love Working at Whirlpool vanno dalle 3mila alle 6mila; in oltre 400 i votanti al concorso.
Con Labbakh, in forza alla sede Whirlpool di Casablanca, hanno vinto l’entusiasmo dei giovani, l’immediatezza espressiva, l’abilità nell’uso del social network e del suo linguaggio: entrato da pochi mesi in Whirlpool come analista di marketing, Majid ha parlato di una realtà aziendale migliore delle pur grandi aspettative, di un ambiente dove è stato accolto dai colleghi come in una famiglia, visto che il rapporto con loro va oltre quello di lavoro; in conclusione di orgoglio per far parte dell’azienda. Majid, da esperto utente Facebook, si è anche guadagnato i voti linkando al post il video “feeding the Whirlpool” (con un mulinello d’acqua che inghiotte dei rami) cha ha così introdotto: «Se lavori in Whirlpool, non c’è modo di tornare indietro», proprio come quando si è presi da un vortice». Majid Labbakah è nato a Casablanca, ha conseguito una laurea specialistica presso la London Metropolitan University e tifa Arsenal.
Secondo classificato il polacco Lukasz Kulbacki, che ha sintetizzato in “We do Whirlpool”, un video di soli 35 secondi, il suo “perché mi piace lavorare a Whirlpool”. Sono le immagini di un flash mob in una piazza di Varsavia in cui i partecipanti danno forma a un vortice chiuse da un eloquente titolo di coda, “you never whirl alone”.
Il podio è completato dalla spagnola Lolita Quinones, del servizio clienti di Barcellona, con un post di tutt’altro stile. Lolita, che nel 2012 taglierà il traguardo dei 40 anni in azienda, ha scritto un lungo intervento fitto di ricordi, dal colloquio sostenuto per l’assunzione alla sua considerazione per i superiori, dai colleghi e le loro famiglie alle trasferte di lavoro (6 mesi in Italia per imparare il sistema SAP), dalla crescita professionale (è in azienda che ha imparato l’uso del computer diventando una “multitasking worker”) al cortometraggio girato nel 2008 “Attori per un giorno”, visionabile con un link dal post. La conclusione non lascia dubbi sulla soddisfazione di una vita spesa in Whirlpool: «Il prossimo anno saranno 40 anni in azienda e dovrò andare in pensione, ma se Whirlpool mi chiedesse di continuare lo farei con piacere».
Quarta piazza per l’italiana Daniela Mancuso (inquadramento a Comerio), che ha postato un personalissimo portfolio composto da scatti del Lago di Varese presi dal parcheggio: fra gli altri motivi per cui le piace lavorare in Whirlpool -scrive- «c’è la vista che ho quando parcheggio. Mi piace tanto che a volte basta quella per dare un senso alla mia giornata». Significativo per comprendere il mondo Whirlpool anche un altro suo post: «Mi piace lavorare qui perché ogni volta che incontro il presidente in corridoio mi dice “Salve, come va?”».
e.marletta
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