Castellanza, l’impianto Elcon tra paure e opportunità

CASTELLANZA La società Elcon Recycling di Haifa (Israele) ha presentato alla commissione Ambiente e Sicurezza del Comune di Castellanza il progetto dell’impianto di smaltimento  di rifiuti liquidi che intende realizzare nel Polo Chimico, in un’area di ottomila metri quadri a 500 metri di distanza dalle abitazioni: un progetto che ha già fatto molto discutere per l’impatto ambientale che avrà sulla città.
Daniele Barbone della società Bp Sec, che ha accompagnato l’amministratore delegato di Elcon, Zvi Elgat,

ha voluto subito sgomberare il campo da ogni polemica: «Quello che andiamo a proporre non è un inceneritore – ha spiegato – Non c’è nessuna fiamma. Ciò che ci differenzia è l’assenza del trattamento termico». Anche la ciminiera alta 40 metri non dovrà spaventare: «Più è alta, meno inquinanti si disperdono nell’aria» ha assicurato.
Le domande e i dubbi delle opposizioni si sono concentrate sull’impatto viabilistico e ambientale e sul motivo del ritiro di Elcon da Casalpusterlengo: «Quanto ancora dovrà soffrire il nostro fiume?», ha domandato Flavio Castiglioni, responsabile di Legambiente, preoccupato per le sostanze che dal depuratore entreranno nell’Olona. «Si calcola che la nuova attività smaltirà 450 tonnellate al giorno con un movimento di 25 camion in entrata e in uscita – ha risposto Barbone –  Abbiamo già effettuato uno studio sulla città di Castellanza; ad esempio una sostanza come il benzene subirà un incremento irrisorio dello 0.09 %. Io abito lì vicino». Il referente di Elcon ha inoltre ribadito che si prenderà carico della bonifica del sito inquinato: «Collaboreremo con università e associazioni e le azienea potranno smaltire a costi competitivi e vicino a casa. Rispetto a Casalpusterlengo il progetto è più ecocompatibile», ha precisato.
L’opposizione ha chiesto di avere tutta la documentazione e i dati che non gli sono ancora stati forniti e che venga aperto un tavolo anche con il confinante Comune di Olgiate Olona (assente il sindaco Giorgio Volpi): «La salute dei cittadini deve venire prima di tutto», hanno ribadito.  Il progetto sarà presentato in Regione tra un mese e poi ci sarà spazio per le osservazioni.
Valeria Arini

e.romano

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