Cena con Bossi per salvare Ettore. La Lega aiuta l’amico padovano

Il signor Cecchetto, un tempo residente a Cadrezzate, si era ritrovato a vivere in auto. L’ex sindaco Canton l’ha saputo e ha coinvolto l’Umberto. Ora ha un tetto e un lavoro

Nuova vita per un senzatetto padovano grazie alla solidarietà di un gruppo di leghisti varesini. L’uomo si chiama , ha 54 anni e per settimane si è trovato nella sfortunata situazione di essere costretto ad utilizzare la propria automobile come riparo. Per anni il signor Ettore è stato operaio in diverse ditte. La sua determinazione e i suoi sacrifici gli hanno permesso di coronare il suo sogno di una vita: quello di aprire un ristorante. Ma le cose non sono andate come il signor Ettore sperava e,

dopo un paio di anni, il ristorante ha chiuso i battenti. Tutta colpa della crisi economica. La situazione si é, poi, aggravata a seguito della separazione dalla moglie. La crisi economica e i problemi familiari gli hanno alla fine portato via tutto. Ma non la propria dignità, così forte da impedirgli di chiedere aiuto. Tanto che quando Cecchetto si rende conto di non essere più in grado di pagare l’affitto dell’appartamento nel quale viveva in Veneto, lo libera dando la possibilità al proprietario di riaffittarlo il prima possibile. L’uomo non si perde d’animo e va in cerca di fortuna in Thailandia per poi far ritorno nel padovano, ospite di amici.

Ma il signor Ettore non vuole essere un peso per nessuno, così decide di tornare nel Varesotto e si presta come tutto fare e giardiniere a casa di vecchi amici. Questi lavoretti saltuari gli permettevano di racimolare qualche spicciolo per potersi fare la spesa e mettere qualcosa sotto i denti. All’imbrunire Cecchetto si ritira nella sua automobile, parcheggiata in un parcheggio di Varano Borghi. Il disagio sociale frutto della crisi ha il volto del signor Ettore, quello dei “nuovi poveri” che finiscono in strada, nella solitudine. Adesso in strada troviamo sempre di più padri separati, lavoratori licenziati, piccoli imprenditori che hanno perso tutto perché falliti, pensionati che con la pensione minima non riescono più a pagare le bollette e vengono sfrattati, e alla fine finiscono in strada. Questi sfortunati, sono la tipologia di senzatetto più difficile da aiutare, perché sono persone che non avrebbero mai pensato di finire in strada, di doversi trovare a a dormire in un parcheggio o di dover mangiare qualcosa alla mensa dei poveri. Sono tutte persone che si vergognano di quella situazione e non riescono ad accettarla. La storia di Cecchetto è però arrivata all’orecchio di un gruppo di leghisti varesini, suoi amici di vecchia data, che hanno deciso di farsi carico del caso del senzatetto del Veneto. «Conosco Ettore da tempo perché anni fa viveva a Cadrezzate – spiega l’ex sindaco del Carroccio, – Poi, per questioni lavorative e personali si é trasferito in Veneto. Quando ho saputo della situazione di disagio nella quale si trovava da settimane, e sapendo dell’affidabilità di questa persona, mi sono commosso e ho deciso che dovevano fare qualcosa per aiutarlo».

Così, Canton parla del signor Ettore all’amico che a sua volta decide di mobilitarsi per risollevare le sue sorti. Canton, insieme a un’altra militante leghista, lo ha spronato a mettere da parte il pudore e a rivolgersi ai servizi sociali di Varano. Ma il gruppo di leghisti varesini voleva fare di più e così hanno promosso una raccolta fondi. «Abbiamo organizzato una cena benefica, a offerta libera, alla Fattoria Gaggio a Galliate Lombardo – continua Canton – alla quale ha partecipato anche Bossi. Alla serata hanno aderito un centinaio di persone». La serata benefica, organizzata poco prima di Natale, è stata un successo. «Grazie alla solidarietà di molti, in primis di Umberto Bossi, e alla sensibilità dei Servizi Sociali di Varano Borghi, oggi Ettore ha trovato un lavoro a Cadrezzate, un tetto sopra la testa e quattro soldi in tasca per rimettersi in sesto, in attesa di ricevere il primo stipendio».