DOPO IL NUBIFRAGIO/1 Poteva trasformarsi in tragedia

«Stiamo facendo una prima conta dei danni. La situazione è ancora in fase di aggiornamento: a parte i punti critici segnalati già nell’emergenza, non abbiamo riscontrato altri particolari problemi».

L’assessore all’Ambiente sta lavorando in queste ore, insieme alla Protezione civile, ai tecnici del Verde Pubblico, delle Manutenzioni e dell’Unità rischio idrogeologico, per mappare il territorio con i danni provocati dal maltempo di ieri.

«Forti danni sono stati scongiurati – precisa – Ringrazio la macchina organizzativa, dai vigili del fuoco alla polizia locale, a tutti gli uffici intervenuti che sono stati guidati con efficienza dal coordinatore della Protezione civile».

Il lavoro importante di monitoraggio ha riguardato i punti più critici: la zona del lago, via Peschiera e via Monte Nero, via Dalmazia e Capolago, oltre alla via per Lozza. Osservato speciale resta il lago uscito dalla sua sede naturale, ancora a trenta centimetri sopra il livello di esondazione: non ha investito centri abitati, ha invaso il parco Zanzi. «Domenica sono previsti forti acquazzoni, non possiamo abbassare la guardia: il lago, senza pioggia, scende di tre centimetri al giorno. Per domenica si teme un nuovo innalzamento, per cui il controllo resterà massimo. Si stanno anche effettuando rilievi idrogeologici in via del Porticciolo, chiusa per gli allagamenti, per mancanza della rete drenate superficiale: la via è stata riaperta».

Per quanto riguarda fiumi e torrenti «in via Monte Nero abbiamo da poco effettuato i lavori di imbrigliamento della Roggia Poscalla».

Gli argini e le briglie hanno rallentato molto il flusso d’acqua evitando che grossi detriti arrivassero a valle. Le opere di ingegneria idraulica per la prevenzione sono servite a evitare danni maggiori.

«Stiamo lavorando per la sicurezza idrogeologica della città, consapevoli che questi lavori magari non si vedono, perché si trovano sul corso d’acqua. Stiamo lavorando in maniera precisa e puntuale, per dare risposte in fretta, ed estendere gli interventi di messa in sicurezza anche ai corsi d’acqua minori, con la delicatezza del caso: in questi casi bisogna progettare in maniera precisa, non si può sbagliare». Operai e tecnici sono al lavoro per rimuovere dalla sede stradale due alberi caduti: «Si stanno valutando anche gli interventi da fare per il ripristino delle parti danneggiate dalla fuoriuscita dell’acqua dal corso della roggia. Via Peschiera è rimasta sott’acqua per l’uscita dagli argini dell’Olona che ha invaso la sede stradale: di fatto i prati ai margini fungono da area di spagliamento. Si tratta di zone deputate ad essere “invase” dall’acqua, è una situazione che già conosciamo».

Il Vellone e il torrente Valle Luna, sul quale il Comune ha investito un milione e 200 mila euro, hanno invece retto bene. Infine non si sono registrati particolari problemi nei parchi. «L’unico abbattimento è stato per un olmo di oltre 60 centimetri di diametro che è caduto a Villa Baragiola, sulla siepe di confine con la proprietà privata verso piazzale De Gasperi».

Riapre anche la strada provinciale 1, deflagrata sotto il nubifragio di martedì, a causa dell’esplosione di un collettore fognario. Il tracollo del collettore, dovuto all’abbondanza e alla violenza della pioggia caduta, ha danneggiato la provinciale nel tratto compreso tra la Schiranna e Calcinate del pesce: l’asfalto si era frantumato e gli scarichi fognari avevano allagato la strada.

La provincia aveva istituito un temporanea senso alternato per consentire comunque il passaggio dei mezzi, posizionando semafori lungo il tracciato, oltre alle indicazioni di pericolo. Per tutta la giornata di ieri il tratto danneggiato della Sp1 è stato oggetto di intervento di ripristino, sia alla rete fognaria, che al manto stradale.

In serata l’intervento si è conclusa con la stesura del nuovo strato d’asfalto. La provinciale è stata quindi completamente riaperta al traffico.

© riproduzione riservata