L’Ospedale vittima di chi lo visita Parcheggi selvaggi: Varese è civile?

Tutti sono pronti a puntare il dito sulle magagne interne. Ma non guardano fuori. Ogni giorno macchine in mezzo alla strada e sui posti disabili. Chi paga è fesso?

– È nell’ordine della normalità che il funzionamento di un ospedale diventi uno dei motivi di più ampia discussione nella collettività, fungendo da preda per la cronaca dei giornali appena si ravvisa un disservizio. Per un si scomodano le critiche dei, le opinioni della e, se il caso, pure le procure: la lente d’ingrandimento sempre puntata è inevitabile quanto sacrosanta.

Oggi andiamo all’, ma ci fermiamo al suo esterno. In tutti i sensi. Ci siamo andati ieri, l’altro ieri e pure tre giorni fa: due volte al giorno per tre giorni consecutivi. Con quale intento? Lo rivelano due immagini, antitetiche tra loro. La prima è di ieri.

Ore 12.30: una famiglia arriva con la propria automobile in e si dirige verso il parcheggio multipiano. Ritira, vi accede, posteggia. Dalla vettura scendono tre persone, di cui una sulla sedia a rotelle: piano piano percorrono i cento metri scarsi tra il e il nuovo padiglione e si accomodano al suo interno. Seconda scena, mercoledì ore 12. Un’altra vettura giunge sul posto e parcheggia a cavallo della strisce colorate che dividono la corsia di marcia riservata alla automobili in salita da quella a esclusivo appannaggio delle ambulanze e degli autobus che scendono verso .Dal

veicolo si palesa un uomo, apparentemente in forze e su due gambe. Si accende una sigaretta, la fuma, poi “bel bello” come il manzoniano Don Abbondio prende la via del . Moltiplicate questa scena per diverse decine di volte e avrete il risultato della nostra semplice inchiesta. Perché con centinaia di posti adibiti a lasciare le automobili, per tutte le tasche e per tutte le esigenze, tanti utenti si ostinano a(e strade limitrofe) o a invadere posteggi riservati ad altre ?

Martedì 3 novembre, intervallo 11.30-13.30, orario di visita ai pazienti ricoverati: la media delle macchine fuori posto è di 14. Stesso giorno, segmento orario 17.30-19.30: 18. Mercoledì: 16 e 22. Ieri: 16 e 18. Dati della sola via Guicciardini, ma nell’analisi vanno citate anche via Colonna e, dove ogni pertugio è buono per i furbetti. Per non parlare della più lontana , colma zeppa di auto da entrambi i lati a ostacolare la circolazione.

Eppure le possibilità fornite dall’ e dal Comune di Varese per sostare civilmente sono molteplici e a tariffa variabile. C’è il multipiano adiacente al Pronto Soccorso: 288 posti, un euro per 60 minuti, due per 120, tre per 180 e 4 per l’intera giornata. A fianco del multipiano ci sono una trentina di posti riservati agli utenti del Ps, occupabili gratuitamente esibendo un tagliando che può essere richiesto al triage dello stesso. Nel medesimo luogo sono anche presenti 10 parcheggi per utenti disabili: durante le sei ricognizioni effettuate, una media di 2 era occupata da vetture non esponenti il relativo pass.

E ancora: nella vicina via Sebenico, trecento metri di distanza dal monoblocco, vi sono due ulteriori parcheggi. Il primo è di proprietà del , si paga per e vanno inserite nel parcometro le prime tre cifre della targa: altri . Accanto c’è addirittura la mecca per chi non vuole sborsare un soldo: uno spiazzo sterrato in cui è ricavabile un’altra cinquantina di spazi. A zero euro. La mappatura non conta del più lontano (250 posti totali e la gratuità se ci si ferma meno di 30 minuti) e degli innumerevoli parcheggi per i dipendenti (350 solo al multipiano) sparsi ovunque. Ultima annotazione. rilevate sui parabrezza dei “fuorilegge” nei frangenti succitati: nessuna.