Raggirato e truffato “Rapito” dalla zingara

Truffatrice senza cuore raggira un anziano malato: la badante la scopre e scattano le manette.

In manette una romena di 37 anni, nomade, con un lunghissimo elenco di precedenti anche specifici alle spalle. Una professionista, insomma. E da professionista ha individuato la vittima perfetta.

Si tratta di un pensionato varesino di 81 anni molto malato e con problemi anche a livello psicologico. La donna gli ha praticamente manipolato la mente. Lui si era affezionato a quella presenza, a quella trentasettenne verso la quale nutriva dell’affetto. Lavorando su questa debolezza la nomade è riuscita a far credere all’anziano che tra loro vi fosse una relazione sentimentale.

La mente dell’uomo, confusa dalla malattia, veniva guidata dalla truffatrice che inventava storie e fatti in realtà mai accaduti riuscendo a trasportare l’anziano in una finta realtà. E così, attraverso la trama di una relazione soltanto immaginaria, la nomade era riuscita a spillare a più riprese all’anziano 20 mila euro.

Per fortuna in questa storia le donne sono due. La seconda è la badante che assiste il pensionato; una donna attenta e professionale che il suo lavoro di assistenza e protezione l’ha svolto a 360 gradi. Quando si è resa conto di cosa l’altra stesse combinando si è rivolta alla polizia di Stato.

Gli agenti della squadra volanti della questura di Varese hanno subito dato il via alle indagini, scoprendo che pochi giorni fa la trentasettenne si era fatta consegnare altro denaro. All’anziano in stato confusionale aveva detto di essere incinta, all’ottavo mese, e che quel figlio era arrivato dopo che loro avevano consumato un rapporto sessuale. Ovviamente mai avvenuto (e la donna non era affatto incinta). E il pensionato ha dato del denaro per mantenere quel figlio inesistente.

I poliziotti hanno a quel punto rintracciato la nomade bloccandola e eseguendo una perquisizione domiciliare. In bagno, sotto il lavello, gli agenti hanno trovato 12 mila euro in contanti. La donna è stata arrestata per circonvenzione d’incapace e portata in carcere a Monza.

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