Dipendenti Sea Handling Partono le lettere di mobilità

Lettere di licenziamento in arrivo da ieri ai 2.300 dipendenti di Sea Handling. La società controllata da Sea spa cesserà di esistere dal prossimo 1 luglio e la procedura di messa in mobilità è scattata per tutti i lavoratori di Malpensa e Linate assunti da SeaH.

«Tra le tante incertezze e preoccupazioni che in questo periodo attanagliano sindacati e lavoratori un elemento è certo: dal primo luglio non saremo più dipendenti di Sea Handling», hanno scritto le organizzazioni sindacali in una volantino informativo per i lavoratori. Ma non finisce tutto qui.

«La maggior parte di noi sarà assunto in Airport Handling (la newco che si occuperà di sevizi aeroportuali a terra, ndr) mentre altri confluiranno in Sea», dicono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Flai Ts.

Ora starà alla trattativa tra impresa e sindacato, come previsto dalla legge 223/91, gestire la partita. Si parte il 28 aprile: sarà allora che si comincerà a parlare di numeri, di incentivazione all’esodo e di trasferimenti in Sea spa.

Intanto il territorio sta con il fiato sospeso anche per il contenuto della trattativa tra Etihad ed Alitalia che potrebbe ferire a morte Malpensa se la richiesta degli emirati di liberare i voli di Linate andasse in porto.

Bocche cucite, ieri, al termine del consiglio di amministrazione di Alitalia durato circa due ore. Il cda della ex compagnia di bandiera, riunitosi sotto la presidenza di Roberto Colaninno, ha esaminato l’andamento economico gestionale dei conti dei primi mesi dell’anno, «in miglioramento rispetto al 2013 ed in linea con le previsioni del piano», si legge nella nota diffusa al termine del cda. Niente di più.

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