L’e-commerce di Gallarate finisce tra i big. E il prossimo passo è il camerino virtuale

Netcomm Award Party - Al teatro Principe di Milano anche la start up “The Dressupper”. La fondatrice: «Soddisfatta, guardo avanti»

C’era anche la start up varesina The Dressupper di Gallarate tra le imprese finaliste ieri sera al teatro Principe di Milano per la cerimonia del Netcomm Award Party. Organizzato dal consorzio Netcomm, il concorso ha assegnato il Netcomm E-Commerce award 2016, il premio dedicato all’eccellenza italiana nel commercio elettronico, giunto alla quinta edizione; ad aggiudicarsi il primo posto assoluto e la finale europea di Barcellona è stato il colosso Eataly.
Tra le imprese finaliste anche The Dressupper,

fondata dall’imprenditrice Corinna Trebbi, con la sua idea di boutique virtuale, battuta soltanto da un marchio come Zalando, nella categoria abbigliamento. Il commercio elettronico è in crescita come testimoniano i dati più recenti, che parlano di un incremento del 17% nel 2015 rispetto all’anno precedente; tutti i settori produttivi stanno sviluppando progetti specifici in ambito di e-commerce.
Il commercio elettronico sta diventando sempre più una necessità e non una scelta, se si vuole rimanere competitivi non solo sul mercato interno ma soprattutto su quelli internazionali, vista la capacità della rete web di abbattere senza problemi le barriere geografiche.
Sono in particolare le aziende del food, del design, dell’arredamento e della moda tessile ad essere più attive in questo settore. Innovazione è la parola chiave del concorso che ha voluto valutare diversi aspetti dell’e-commerce, come il modello di business, la relazione con il cliente, la tecnologica utilizzata sia nell’interazione con il cliente sia sul prodotto, ma anche trasparenza, efficacia e creatività.
The Dressupper è una start up fondata da Corinna Trebbi che dopo aver lavorato diversi anni in Fiorucci ha deciso di fare l’imprenditrice, inventandosi una sorta di boutique virtuale, con l’obiettivo di superare la distanza con il cliente seduto davanti alla tastiera del suo pc.
L’azienda varesina si propone di ricreare quel calore tipico della piccola boutique o l’atmosfera del negozio di abbigliamento, superando così la freddezza tipica del commercio elettronico, altrimenti impersonale.
Un’altra caratteristica vincente della boutique virtuale varesina è che oltre all’aspetto commerciale, viene valorizzata anche la componente ludica e quella dei social network. Entrando nel camerino virtuale, dopo la registrazione sul sito wwwthedressupper.com, il cliente trova un avatar sul quale provare capi di abbigliamento o accessori, che si possono acquistare nello showroom che ospita prodotti realizzati da stilisti e designer.
«Sono soddisfatta – commenta la giovane startupper varesina – a breve sarà a disposizione la nuova app con cui sarà possibile accedere al nostro camerino virtuale anche da un dispositivo mobile».
Pronto anche un nuovo avatar con cui le clienti potranno provare i vari capi d’abbigliamento a disposizione per poi condividere le scelte sui social network. «Siamo in una fase di stesura del business plan per decidere la strada giusta da prendere e trovare degli investitori – conclude Corinna Trebbi – abbiamo messo a disposizione dei clienti quasi tutte le categorie di abbigliamento, arrivando al total look; abbiamo iniziato anche a selezionare gli stilisti che collaborano con noi».