Aliante caduto a Calcinate Indagati per disastro aviatorio

VARESE Non si fece male nessuno: nemmeno un’unghia rotta. Gli unici danni li patì l’aliante che rovinò al suolo. Eppure rischiano una condanna compresa fra i cinque e i dodici anni di reclusione. Perché sono accusati di disastro aviatorio e di danneggiamento seguito a naufragio.
Gli indagati sono Gianni Antonio Maiocchi, classe 1974, residente a Morazzone (lo difendono Licia Colombo e Chiara Cozzi); e Piero Tenconi, 74 anni di Azzate (assistito da Augusto Basilico). Il primo pilotava l’aliante,

di cui è comproprietario insieme ad altre persone; l’altro era al comando dell’aereo di traino, che invece è di proprietà dell’Aero Club di Calcinate del Pesce.
I due velivoli furono protagonisti dell’incidente capitato lo scorso 27 marzo. Dopo un atterraggio di emergenza, l’aliante di Maiocchi cadde in un campo a pochi metri dalla pista dell’aero club. Maiocchi finì in un cumulo di segatura: uscì illeso dalla disavventura, senza registrare nemmeno un graffio.
La legge però deve fare il suo corso. Così il sostituto procuratore Tiziano Masini ha aperto un fascicolo ipotizzando a carico dei due indagati i reati previsti dagli articoli 428 e 429 del codice penale. Si tratta di un atto dovuto. L’apertura del fascicolo permetterà infatti alla Procura di disporre una consulenza tecnica d’ufficio per ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente.
Testimoni oculari raccontano di aver visto l’aliante ondeggiare poco dopo il decollo, quando ancora si trovava a una ventina di metri d’altezza. Forse era entrato in una turbolenza creata dall’aereo che lo trainava. Temendo di finire nei guai a quote ben più pericolose, Maiocchi avrebbe sganciato il cavo, tentando l’atterraggio di emergenza.

s.bartolini

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