Buona la prima per “Debe” e Busto

Pad cuffie colorate - Una storia di 21 anni che continua per un amico che non c’è più e una città intera

Voleva essere un segno per non dimenticare chi ha scritto la storia del teatro della Cuffie Colorate. Un invito ad uscire di casa per essere ugualmente protagonisti sul palco come in platea. L’ennesimo urlo alla città di Busto Arsizio per dire “ci siamo!”. Un momento di aggregazione ed un esempio di rete. “Buona la prima” è stata tutto questo e molto di più. Tre giorni di teatro che hanno rappresentato chi dedica lavoro e tempo libero agli altri.

Questo faceva la Cuffia Colorata Claudio De Bernardi e questo hanno fatto i suoi amici di sempre applauditi dalla Busto più bella.
«Siamo stravolti e felici – attacca il presidente della Pad Cuffie Colorate Silvano Trupia – metterci a fare tutto ciò che ha sempre fatto Claudio, oltre a tutte le altre attività e iniziative che riempiono le nostre giornate, ci spaventava non poco. A toglierci ogni preoccupazione è stata la risposta delle Compagnie alle quali abbiamo fatto arrivare il nostro invito, la gente comune, i nostri ragazzi e le loro famiglie, che hanno fatto arrivare a Claudio la nostra gratitudine e la promessa che ‘Buona la prima’ è la prefazione di una storia che continua.

Magari con una stagione teatrale di appuntamenti mensili».

Protagonisti sul palco del Teatro “Giovanni Bosco” sono stati i ragazzi con disabilità di “Insieme è Bello” di Solbiate Olona, Afpd Cassano Magnago, Anffas Ticino di Somma Lombardo, Associazione “Radice Timbrica” di Legnano e della Cooperativa “Il Granello di Cislago”, con rappresentazioni distribuite su tre serate regolarmente sold out.

La nostra città ci vuol bene… fino ad un certo punto – risponde Trupia – Con “Buona la prima” come con ogni altra nostra iniziativa cerchiamo di allargare conoscenze e collaborazioni, più visibilità e reclutare sempre più volontari per far fronte alle richieste di aiuto che riceviamo ogni giorno. Nessuna Cuffia è un professionista in quello che fa. Il nostro impegno è frutto di serate, notti insonni, ferie, sabati e domeniche.

Busto lo sa e noi tutti gliene siamo grati – interviene la Cuffia Massimo Vitali – tra i tanti, Anffas e Aias sono sempre al nostro fianco ed in caso di nostre necessità per lo più economiche non ci hanno fatto mancare il loro sostegno.

Ad oggi siamo 40 volontari che si occupano di 65 ragazzi con disabilità per lo più intellettive ai quali da settembre si aggiungeranno due bambini che inizieranno l’attività in piscina e altri adulti con disabilità neuromotorie che ce l’hanno richiesto.

Dal 3 al 5 giugno andiamo tutti insieme in vacanza in Piemonte – risponde Barbara Somacol – in una splendida struttura polivalente a Montevalenza, per un divertente rompete le righe e l’arrivederci a settembre.

Alla ripresa, oltre al resto, avremo numerosi debutti a livello agonistici nel nuoto Fisdir e contiamo di partecipare all’attività di Special Olympics organizzando con Aias un torneo di calcio al CentroNaturAbile di Varallo Pombia.