«Il mio sudore per questo sogno». «Varese, vincere si può. Insieme»

Le prime parole biancorosse di Simone Moretti e Giacomo Innocenti: se il buongiorno si vede dal mattino...

La mattina Innocenti, il pomeriggio Moretti. Il venerdì del Varese è stato scandito al ritmo delle presentazioni dei nuovi giocatori. Partiamo dal pomeriggio, dal ritorno di Simone Moretti in biancorosso. Un sogno a lungo inseguito dall’attaccante classe ’83, che qui è cresciuto ed ora qui è tornato, con l’emozione di un bambino: «Questo è un sogno, il massimo che potessi chiedere. Arrivo qui con una motivazione che penso di non aver mai avuto in carriera, consapevole del mio ruolo.

Essere profeta in patria non è semplice, ma assicuro che dal primo all’ultimo verserò ogni goccia di sudore. Arrivo umilmente in un gruppo ben rodato, che sta bene insieme. Entro in punta di piedi, con grande motivazione. Lo staff e il gruppo sanno cosa vogliono. Ed è lo stesso che voglio io».
Domani subito l’esordio con la Varesina, sua ex squadra la stagione scorsa: «Certo, è una partita che sento. Senza nulla togliere a loro, però, la cosa che mi dà più emozione è rimettere la maglia del Varese dopo 15 anni».

La scelta di tornare a Varese è stata una “non scelta”, semmai una destinazione naturale, obbligata, un cerchio che si è chiuso sbloccandosi definitivamente ieri mattina, con una telefonata tra il dg Paolo Basile e il presidente della Bustese Giancarlo Piatti, a cui va il grazie anche del giocatore: «Non ho avuto esitazioni appena ho avuto questa possibilità. Ho giocato domenica a Cuneo e lunedì ho comunicato la mia decisione – le parole, a intense tinte biancorosse, di Moretti – Non ho chiesto “posso andare?”, ho detto “io vado”. Per questo ringrazio il presidente Piatti e l’allenatore Maurizio Ganz che mi hanno permesso di essere qui, nell’unico posto in cui voglio essere. Qui ho fatto dagli Esordienti fino alla Prima squadra: l’emozione del primo ritiro con Mario Beretta in C1 è ancora forte. Da tanti anni gioco in Serie D, ma l’unica squadra che ho sempre sognato è il Varese. Sarei venuto anche l’anno scorso in Eccellenza, se ci fosse stata l’occasione».

Riavvolgendo il nastro, alle 11 di ieri il momento di Giacomo Innocenti. Un lungo corteggiamento, partito addirittura in estate, ed ora Giacomo è finalmente biancorosso. Ieri mattina il classe 1989 in arrivo dal Seregno si è presentato, parlando di speranze e di aspettative, e svelando anche un retroscena: «Sono in contatto dall’inizio della stagione con il direttore Merlin, ci conosciamo da tempo. Già ci eravamo sentiti in estate, poi anche a causa del tentativo di fusione con il Bellinzago i tempi si sono allungati e io ho fatto altre scelte. Adesso finalmente sono riuscito a trovare l’accordo, sono felice perché arrivo in una piazza importante e soprattutto in una squadra forte. In questo gruppo ho trovato ottimi giocatori e bravissimi ragazzi, tante qualità necessarie per poter arrivare all’obiettivo finale». Dopo una prima parte di stagione a Seregno, che «non è stata buona, e proprio per questo sono ancora più motivato a far bene qui», Innocenti si presenta a Varese come un esterno offensivo: «Il mio ruolo è quello di esterno sinistro, con più qualità offensive che difensive. Negli anni però mi sono adattato a tutto, l’anno scorso a Venezia ho iniziato facendo la seconda punta, poi con il cambio di allenatore siamo passati al 4-4-2 e sono tornato di nuovo a sinistra. Sulla fascia mi trovo meglio, ma posso fare qualsiasi ruolo».

Due “dritte” Giacomo le ha chieste a Daniele Corti, suo compagno a Seregno e centrocampista di lunga militanza a Varese: «Mi ha parlato molto della piazza. E per me Varese è una grande piazza, e come tale nei momenti positivi è uno spettacolo, in quelli negativi subentrano le pressioni. Ma è il nostro mestiere e siamo preparati a questo».

L’anno scorso, una cavalcata vincente a Venezia, insieme a Giampaolo Calzi. Una promozione in Lega Pro che Innocenti spera di ripetere a Varese: «A Venezia siamo partiti sapendo di essere forti, molto forti. Abbiamo avuto un periodo di appannamento, in cui ci mancava intensità, caratteristica che in questa categoria è fondamentale. Alla lunga siamo cresciuti vincendo con 10 punti sulla seconda. I risultati sono positivi finora a Varese, forse questo non è un campionato che puoi stravincere perché è molto livellato. Bisogna continuare a lavorare mettendoci qualcosina in più per arrivare in fondo davanti a tutti». Un segreto per vincere? «Per vincere questa Serie D è fondamentale avere l’intensità delle piccole e la qualità delle grandi, che noi abbiamo. Se coniughiamo queste due cose, ce la facciamo».

A margine della presentazione di Moretti, è intervenuto anche il direttore sportivo Alessandro Merlin, parlando in chiave mercato: «Per ora non manca nulla, la squadra è completa. Il mercato è lungo, stiamo facendo delle valutazioni e qualche spostamento, se possibile, lo faremo. Stiamo lavorando sul centrocampo, in uscita e in entrata, ma ad oggi siamo questi. Io, il mister e la società siamo contenti di ciò che è stato fatto finora». Per domenica, sia Moretti che Innocenti saranno a disposizione, mentre gli assenti sicuri sono solo Zazzi e Piraccini.