«Il nuovo socio? Annuncio a breve»

VARESE CALCIO - Il vicepresidente Galparoli fa il punto sulla situazione biancorossa

Dalle questioni societarie al campo, Piero Galparoli ci parla a 360 gradi del futuro del Varese Calcio. Tra un appuntamento e l’altro, il vice presidente biancorosso esordisce innanzitutto con un chiarimento sul panorama azionario della società: «Dobbiamo ufficializzare il quarto socio che entrerà nella compagine azionaria, ma sarà un rappresentante della società Gagà, che ha deciso di incrementare la sua partecipazione economica all’interno del Varese. Potrebbe essere lo stesso proprietario dell’azienda come anche un suo preposto».

In questa direzione, infatti, il nome potrebbe essere quello di Paolo Basile: «Sì, potrebbe anche essere lui, ma in ogni caso lo ufficializzeremo settimana prossima». L’ingresso di Gagà va a coprire quel buco che sarebbe stato eventualmente riempito dall’ingresso nel Varese di Pietro Vavassori, che è stato davvero ad un passo dal rilevare alcune quote. A tal proposito, è lo stesso Galparoli a tornare sull’argomento: «Il progetto era condiviso, diciamo, e Vavassori sarebbe stata una bella opportunità per il Varese. La volontà di un ingresso massiccio di suoi collaboratori nell’area sportiva ha però determinato lo stop alla trattativa e dunque la necessità di andare a cercare un’altra figura che potesse aiutare il Varese. E per fortuna si è presentata l’azienda Gagà, di Ruben Tomella, che ha deciso di entrare con lo stesso peso economico che sarebbe stato sostenuto da Vavassori».

La trattativa ha portato anche a divergenze di opinioni tra i soci: «Il Varese è come una famiglia per noi, ci possono essere opinioni discordanti, ma si discute e si trova un punto comune, è impossibile andare sempre d’accordo. Una cosa è certa, tutti abbiamo sempre agito affinché si facesse il bene del Varese».

Ci saranno delle novità anche per ciò che concerne il Consorzio Varese Calcio, che da questa stagione sarà un organo ancora più importante per gli equilibri della compagine biancorossa: «Un membro del Consorzio e uno dell’Associazione tifosi verranno nominati per entrare a far parte del consiglio d’amministrazione in qualità di membri uditori, senza però la possibilità di prendere decisioni. Fungeranno da persone informate sui fatti e sulle scelte. Per quanto riguarda il Consorzio, l’intenzione è di allargarlo e di puntarci in maniera più forte quest’anno. Attualmente è composto da circa una trentina di persone, vogliamo che diventi un punto di forza».

Salutato Giorgio Scapini, da ieri è ufficiale il ritorno di Roberto Verdelli come responsabile del Settore Giovanile biancorosso: «Roberto sarà il direttore sportivo e dell’area tecnica del Settore Giovanile, per noi sarà un tassello molto importante. É una persona motivata ed abbiamo bisogno di figure come la sua. A breve annunceremo anche altri ingressi nell’organigramma, abbiamo bisogno di strutturarci sempre di più. L’anno scorso siamo ripartiti grazie a volontari ed amici, che resteranno, ma ora servono persone che contribuiscano alla fase organizzativa».

Discorso prima squadra, e qui Galparoli passa la mano: «Il pallino è in mano al direttore sportivo Alessandro Merlin e al mister Giuliano Melosi. Alcuni tasselli già sono stati annunciati, altri arriveranno. Ci stiamo lavorando, anche per quanto riguarda Marrazzo, sui cui però non so dare notizie più precise. Una cosa sì però: il budget è a posto».

Nessuna preclusione invece sull’eventuale girone di serie D: «Che sia l’A o il B, a noi poco cambia. Dobbiamo cercare di vincere, a prescindere da quale sia il più facile o il più bello. Alla fine conta il campo, è lì che dobbiamo dare risposte concrete».

Al termine della campagna elettorale, tornerà in auge il progetto stadio? «Non voglio che sia strumento di propaganda con nessuno, ne parleremo con l’amministrazione comunale che verrà eletta. Di certo credo che sia Galimberti che Orrigoni abbiano a cuore Varese sia come città che come società calcistica e che non dicano di no ad un intervento su uno stadio che è obsoleto e che necessita di una sistemazione. Perché fa fare brutta figura a Varese. Noi il progetto lo presenteremo e mi auguro che venga accettato, ma ho pochi dubbi a riguardo. Ci tengo a precisare che non chiederemo soldi pubblici, ma solo l’autorizzazione a l’appoggio per la ristrutturazione».