L’iscrizione alla prossima Serie D, il nuovo direttore generale, le prime sette firme. Nel pomeriggio di ieri, con un comunicato stampa diramato poco dopo le 18, il Varese Calcio ha – finalmente – aperto la stagione 2017/2018.
Il Varese è tra le 147 squadre che hanno inoltrato alla Federazione l’iscrizione per partecipare alla prossima serie D. Fuori dall’organico (di 152 squadre totali), dunque, cinque società: Altovicentino, Melfi, Macchia, Real Metapontino e Racing Roma; le ultime due hanno formulato espressa rinuncia.
Il prossimo passaggio sarà l’esame, entro il 21 luglio, da parte della Covisod (la commissione preposta al monitoraggio della situazione economico-finanziaria delle società di serie D) delle documentazioni presentate. In caso di irregolarità rilevate, le società potranno presentare ricorso entro il 24 luglio; i ricorsi saranno valutati dalla Covisod e trasmessi al Consiglio direttivo della Lega Nazionale Dilettanti: in caso di documentazione amministrativa falsa e/o mendace le società responsabili verrebbero escluse.
Nulla di preoccupante per il Varese, con il presidente Aldo Taddeo che comunicato che «la società biancorossa è ufficialmente iscritta al campionato di Serie D avendo adempiuto a tutte le formalità del caso».
La giornata di ieri ha poi riempito la prima delle due caselline mancanti nell’organigramma presentato venerdì: il nuovo direttore generale del Varese è Diego Foresti.
Foresti arriva dal Como (recentemente non affiliato alla serie C e, ora, alla ricerca di qualcuno che possa garantirne la ripartenza dall’Eccellenza), dove ha ricoperto lo stesso ruolo ed è un imprenditore bergamasco: la sua famiglia possiede cave di sabbia e ghiaia che ha gestito in prima persona. La sua carriera nel mondo del calcio è iniziato più di 15 anni fa: partito dall’Alzano Virescit (dove ricoprì il ruolo di vicepresidente), è poi stato alla Grumellese e,
soprattutto, nel Monza, dove è rimasto per cinque anni con il ruolo di team manager, occupandosi anche di mercato. Ultime quattro stagioni passate in squadre professionistiche, Foresti porterà competenza manageriale e conoscenza del mercato, nazionale e internazionale (per lui esperienze anche in Serbia, dove ha seguito Partizan Belgrado e Stella Rossa). L’ultima casella mancante in è, dunque, quella del segretario generale, ma il nome scelto è in circolazione da tempo: si tratta di Chicca Bianchi, l’anno scorso a Olbia e già ex biancorossa in serie B.
Ultimo, ma non per importanza (il raduno è in programma mercoledì), il capitolo firme. Ieri sono state ufficializzate le prime 7.
Cinque gli attesi confermati rispetto alla passata stagione: si tratta dei difensori Michele Ferri, Matteo Simonetto e Andrea Granzotto e i fantasisti Mattia Rolando e Lorenzo Lercara.
Insieme a loro due centrocampisti, che – come Mattia Rolando – portano “in dote” il campionato vinto con lo Sporting Bellinzago (serie D girone A 2015/2016). Il primo è Michele Magrin, regista classe ’85 e figlio d’arte (il padre Marino è stato una bandiera dell’Atalanta e ha poi giocato anche alla Juve e nel Verona): l’anno scorso finalista playoff nel girone B di serie D con la Virtus Bergamo (sconfitta 2-1 contro il Ciliverghe Mazzano), nell’anno precedente, come detto, a Bellinzago (26 presenze, 3 gol), in carriera altre 6 stagioni in D e 6 in C.
Il secondo è invece il classe ’94 Nicolò Palazzolo, che “segue” Iacolino dal Cuneo: i due, insieme, hanno vinto il girone A di serie D l’anno scorso proprio davanti al Varese; per lui 30 presenze e 2 gol. 21 presenze e altrettanti gol allo Sporting Bellinzago 2015/2016, tre anni di C nelle stagioni precedenti.
Attesi nei prossimi giorni altri colpi dal mercato. Tra questi, a meno di inattese novità in senso opposto, non dovrebbe esserci Cristian Longobardi: la pista che porta all’attaccante ’82 ex Parma, Lucchese e Imolese si è parecchio raffreddata.