Prima vittoria dell’Artiglio. Varese si rialza in terra polacca

I biancorossi battono il Rosa Radom (61-74) con una prova che fa ben sperare

Dopo sette sconfitte consecutive, serviva una serata così per rivitalizzare la Pallacanestro Varese (per una sera Effe Effe, azienda dell’ad biancorosso Fabrizio Fiorini, e non Openjobmetis). Lontano dal mondo, lontano da tutti, nel gelo della Polonia, la formazione di Caja ritrova se stessa e regala al coach pavese la sua prima vittoria in questa seconda avventura al timone varesino. E arriva nella serata più impronosticabile, aperta dalla notizia dell’assenza in campo di Eyenga per un infortunio all’inguine, con Kangur che inizia dalla panchina dando spazio ad un ottimo Ferrero in quintetto.

I polacchi del Rosa Radom si arrendono per 61-74: Varese torna a casa con un successo netto, rotondo, corposo, benaugurante soprattutto in vista della pausa del campionato. E non importa se il cammino in Champions League sia già terminato da tempo, e non importa nemmeno che il “ripescaggio” in Fiba Europe Cup sia complicato, perché questo successo scaccia qualche fantasma e soprattutto regala fiducia ad una squadra che stava finendo lentamente ed inesorabilmente nel baratro, inchiodata al fondo della classifica del girone ma anche di Serie A.

I progressi, lenti ma percettibili, della cura Caja si erano già parzialmente visti ma non erano mai sfociati nella vittoria, trisillabo di assoluta felicità. Ha funzionato l’attacco, con percentuali positive (61% da due e 41% da tre), ma ha funzionato soprattutto la difesa (sia la uomo che la zona), 61 punti subiti e solo 17 negli ultimi 20’. Un passo avanti visibile rispetto alla gara con Torino, in cui i biancorossi erano durati tre quarti: non c’è stato alcun calo fisico nel finale, anzi la Effe Effe è uscita alla distanza.

Varese è in partita fin dall’inizio, tira bene dall’arco (4/4 iniziale) e chiude sotto 27-24 alla prima pausa, a contatto con i polacchi, grazie ad un Maynor in grande spolvero. Il Rosa Radom cerca di fiaccare le resistenze ospiti ma non riesce ad andare oltre uno striminzito +4, con un canestro dell’Ave Maria di Callahan che permette ai polacchi di restare avanti all’intervallo lungo (44-41). Nel terzo periodo la formazione di Caja esce in tutta la sua rabbia e in tutta la sua compattezza: un parziale di 10-22 segna un solco di tutto rispetto a favore di Varese, che riesce a cavalcare l’unico moto d’orgoglio di Johnson in tutto il match e trova in Ferrero e Maynor due attori protagonisti della serata.

Il 54-63 di fine terzo quarto è un margine che i biancorossi, pur calando in attacco, riescono a gestire con naturalezza, ritrovando anche una discreta vena realizzativa di Kristjan Kangur (importanti due triple dell’estone), “kappakappa”, come lo chiama simpaticamente Caja. Il 61-74 finale è ossigeno puro, aria d’alta montagna, speranza. Varese ribalta il -7 della gara d’andata (62-69) e recupera una posizione in classifica. Ora c’è un’intera settimana di lavoro per recuperare le forze, aumentare la fiducia e presentarsi mercoledì al meglio contro l’Usak Sportif. Intanto, si metta in saccoccia questo successo e si continui a confidare in Attilio Caja.

Callahan 10 (3/6, 1/5),Witka 13 (2/3, 3/4), Bojanowski (0/2), Bell 8 (1/5, 1/3), Zyskowski 2 (1/2, 0/1), Szymkiewicz 2 (1/2, 0/1), Sokolowski 6 (1/2, 1/6), Adams (0/2), Jeszke (0/2, 0/3), Jackson 20 (5/8, 3/5). Ne: Zegkula. All. Kaminski

Johnson 7 (2/5, 1/3), Anosike 10 (3/3, 0/1), Maynor 21 (6/9, 3/5), Avramovic 4 (1/2, 0/1), Pelle 9 (3/3), Bulleri (0/1 da 3), Cavaliero 8 (1/2, 2/5), Kangur 8 (1/4, 2/4), Ferrero 7 (2/3, 1/2). Ne: De Vita, Canavesi, Eyenga. All. Caja.

Shiulga, Ciulin, Bardera.


Da 2: R 14-34, V 19-31. Da 3: R 9-29, V 9-22. Tl: R 6-10, V 9-13. Rimbalzi: R 30 (13 off, Jackson 5), V 39 (11 off., Anosike 10). Assist: R 11 (Sokolowski 4), V 14 (Maynor 5). Perse: R 13 (5 con 2), V 16 (Johnson 5). Recuperate: R 8 (Adams 4), V 5 (Maynor 2). F. tecnico: Maynor.