Sagan fa cascare Mark Cavendish e il Tour lo caccia. Ma è polemica

Caduta in volata a 300 metri dal traguardo: per i giudici è colpa dello slovacco. Vince Demare

Doveva essere una tappa di transizione, con un classico arrivo in volata, in vista del primo arrivo in salita previsto per oggi a La Planche de Belles Filles. Invece no, sull’arrivo di Vittel è successo di tutto e la quarta tappa ha portato con sè decisioni controverse. Ha vinto Arnaud Demare, campione nazionale francese che ha ottenuto così il tanto agognato primo successo in carriera sulle strade del Tour de France. Però è arrivata la squalifica di Peter Sagan,

espulso dalla corsa per aver ostacolato Mark Cavendish durante lo sprint finale. Il britannico, che inseguiva il record di Eddy Merckx, ha concluso la tappa ma è stato costretto a spostarsi poi in ospedale con una possibile frattura alla spalla. Dopo un lungo consulto della giuria, invece, Peter Sagan è stato espulso dal Tour de France. Inizialmente lo slovacco era stato penalizzato di trenta secondi e retrocesso in 115esima posizione (l’ultima del gruppone arrivato al traguardo), e gli erano stati decurtati 80 punti nella classifica alla maglia verde, suo vero obiettivo di questa edizione della Grand Boucle. Successivamente però, dopo l’intervento dei commissari dell’UCI, la giuria ha optato per la decisione forte: Sagan fuori dal Tour. Una scelta che, alla luce della platealità del gesto dello slovacco con il gomito largo, può anche essere considerata corretta, ma è comunque molto al limite. Forse è stato giudicato volontario il gesto, nonostante sia sembrato più che altro un tentativo di rimanere in equilibrio dopo il contatto con Cavendish, che cercava un pertugio impossibile di fianco alle transenne. Oltre a Cavendish, sono finiti a terra anche Jonh Degenkolb e Ben Swift, che se la sono cavata con qualche botta e qualche abrasione. Sagan era arrivato secondo al traguardo, dopo il successo del giorno precedente a Longwy. Lo slovacco è così costretto a salutare il sogno di eguagliare il record di Erik Zabel di sei maglie verdi consecutive, fermandosi così a cinque. Un possibile record, più difficile, sfuma anche per Mark Cavendish, che inseguiva il record di 34 vittorie di tappa di Eddy Merckx (Cannonball ne ha vinte 30 finora). Poche centinaia di metri prima della flamme rouge dell’ultimo chilometro, è finito in terra anche la maglia gialla Geraint Thomas, che ha tagliato il traguardo senza problemi. Oggi si arriva in salita, a La Planche de Belles Filles, un traguardo che nel 2014 vide il successo netto di Vincenzo Nibali. Sarà il primo testa a testa tra gli uomini di classifica.

1-Arnaud Demare (Fra), 2-Alexander Kristoff (Nor) st, 3-Andrè Greipel (Ger) st, 4-Nacer Bouhanni (Fra) st, 5-Adrien Petit (Fra) st.

1-Geraint Thomas (Gbr) 10h00’31’’; 2-Christopher Froome (Gbr) a 0:12; 3-Michael Matthews (Aus) a 0:12; 4-Edvald Boasson Hagen (Nor) a 0:16; 5-Pierre Latour (Fra) a 0:25, 6-Philippe Gilbert (Bel) a 0:30, 7-Michal Kwiatkowski (Pol) a 0:32, 8-Tim Wellens (Bel) a 0:32, 9-Arnaud Demare (Fra) a 0:33, 10-Nikias Arndt (Ger) a 0:34, 25-Fabio Aru (Ita) a 0:52.