Sparisce anche la meteora Grosseto Nel limbo si attende l’ultima chiamata

La lunga giornata del deposito delle domande d’iscrizione si è chiusa con più di una sorpresa, sia in positivo che in negativo

Prima i de profundis: spariscono dalla geografia del calcio professionistico tre piazze, alcune storiche, da cui alla deadline non sono arrivati segnali di alcun tipo.
Del Monza si sapeva da giorni, dopo il bluff della proprietà Usa. Del piccolo Castiglione pure, dopo una presenza troppo breve. Ieri si è aggiunto il Grosseto, che solo due anni fa era in serie B: patron Camilli dopo un infinito tira e molla ha chiuso i rubinetti, nessuno gli è

subentrato e la storia (per ora) è finita qui. Ergo, almeno quattro posti per i ripescaggi: tra le pretendenti si è già fatto avanti il Seregno.
Molto nutrita la schiera delle società iscritte con riserva: quelle, cioè, che hanno presentato tutto, tranne la carta principale e decisiva, cioè la fidejussione bancaria da 400mila euro.
Oltre al Varese, sono in questa situazione tra le altre Savona, Pisa, Lupa Castelli Romani, Ischia Isolaverde, Vigor Lamezia, Reggina, Martina, Paganese, Venezia e Real Vicenza (riuscita in extremis a rientrare almeno parzialmente in gioco, dopo che per giorni era stata data per spacciata). Particolare il momento del Barletta: sembrava defunto, invece ha presentato l’iscrizione ma senza fidejussione; il problema è che è senza stadio, quindi potrebbe essere comunque escluso.
In molti casi si tratta di impasse pilotate, per agevolare passaggi di testimone tra vecchie e nuove proprietà. Questi club hanno tempo fino al 14 luglio per presentare la garanzia bancaria e saldare tutti gli eventuali debiti precedenti. Nella migliore delle ipotesi partiranno con una penalizzazione in classifica.
Però attenzione: non dovessero ottenere la fidejussione entro metà mese, anche per loro ci sarebbe il cartellino rosso definitivo da parte della Covisoc.
Infine, le buone notizie: diverse squadre considerate traballanti pare abbiano regolarizzato la propria posizione in tempo, presentando tutte le garanzie richieste. Tra queste L’Aquila, Santarcangelo, Lucchese, Torres, Tuttocuoio, Pro Piacenza, Carrarese (ci ha pensato patron Buffon di tasca sua), Mantova e Melfi.
Ora la Covisoc vivisezionerà la documentazione e il 10 luglio esprimerà i verdetti. È possibile – è successo nel recente passato, anche con casi clamorosi di garanzie farlocche – che iscrizioni apparentemente solide abbiano difetti da sanare, e dunque che altri club oggi dati per salvi finiscano nel limbo di color che son sospesi. Insieme al Varese, purtroppo.