Varese – Avellino: le pagelle biancorosse

Alberto Coriele dà i voti ai ragazzi di Bettinelli dopo il pareggio interno (1-1) contro i lupi dell’Irpinia

Sul gol può fare poco, ma nel complesso è sempre sicuro, non sbaglia mai in uscita e blocca tutto senza mai respingere.

Da quanto tempo non lo vedevamo correre così, libero e senza pensieri. Salta l’uomo, fa ammonire gli avversari e crossa sempre con precisione.

Sempre con il piglio da duro, tiene botta con personalità nonostante una deviazione decisiva sul gol di Trotta.

Ha dimostrato durante tutta la stagione di essere un giovane di personalità, e di gran futuro. A volte troppo irruente, sulle palle alte si fa più che rispettare.

Non sa mai cosa fare con il pallone tra i piedi, è sempre impacciato. Quando non riesce a compensare con la grinta va in grave difficoltà, perché paga il gap tecnico.

Lancia, imposta, lotta, protesta e va anche in contropiede, con la fascia da capitano ed il cuore ferito di un veterano. Intesa perfetta sulla destra con Fiamozzi, è un piacere rivedere Zecco giocare così.

È un leone, va addirittura a pressare il portiere avversario. Non tira mai indietro la gamba, atterra e poi chiede scusa agli avversari. Cuore e cazzimma, il Franco Ossola lo osanna.

Viaggia a velocità superiore rispetto agli avversari, non si stanca mai, e regala un’apertura d’esterno da maestro per Cristiano.

Bettinelli ha detto che uno così in squadra lo vorrebbe sempre, e c’è da credergli: corre, crossa, difende e va vicinissimo al gol con un sinistro al volo.

Beccato dal pubblico, sbaglia tanto e anche nelle cose più semplici. Però è costretto a giocare a 40 metri dalla porta, e per un attaccante non è semplice.

Finalmente vola, la difesa dell’Avellino non lo vede mai. Prima Vergara e poi Fabbro vanno in imbarazzante difficoltà davanti alle sue accelerazioni. Un appunto però, doveroso: non segna mai.

Entra e segna, e non gli si può chiedere di più. Il suo ingresso rivitalizza la squadra, che si butta in avanti e trova il pareggio.

Entra con il giusto spirito, rubando palloni e andando anche al tiro. Il finale di stagione lo ha un po’ penalizzato, ma il talento c’è ancora.