A lezione di sicurezza dal Comandante Alfa

All’incontro organizzato dall’azienda varesina Lis, esperta in materia, folla di gente per uno dei fondatori dei Gis

Sicurezza. Senza dubbio questo è uno degli argomenti di cui sentiamo più spesso parlare in televisione, sui giornali ed ovviamente anche sui più comuni social network.

Per questo la Lis, società attiva nell’ambito della sicurezza, giovedì scorso ha deciso di organizzare presso la sua sede una mattinata dedicata a questo tema così importante. Per l’occasione, come ospite d’onore è stato invitato il Comandante Alfa, uno dei fondatori del Gruppo di Intervento Speciale dei Carabinieri (GIS) dell’Arma dei Carabinieri noto anche come “Teste di cuoio”.

Nella sala operativa, che ha come sfondo i terminali della videosorveglianza, il Comandante ha presentato “Cuore di rondine” l’autobiografia (il cui ricavato viene devoluto agli orfani dei carabinieri) in cui racconta gli avvenimenti che dagli anni 70, passando per i sequestri di stampo mafioso e la strage di Nassirya in Iraq nel 2003 hanno caratterizzato la sua esperienza e lasciato un segno nella memoria.

«Abbiamo avuto l’onore di incontrare un uomo che ha dedicato la sua vita alla sicurezza del nostro paese – dichiara Francesco Ziliani, Presidente di Lis – Si è dimostrato molto disponibile e, infatti, al termine della presentazione ha risposto alle numerose domande sulla sua carriera e non solo».

Durante l’incontro è stato più volte sottolineato il ruolo che la tecnologia svolge nella sorveglianza, nella prevenzione ma anche durante le azioni. «Quando parliamo di sicurezza dobbiamo renderci conto che ci sono molteplici sfaccettature da tenere in considerazione – spiega il presidente – si passa infatti dalla micro criminalità ed atti vandalici fino ad arrivare all’anti-terrorismo».

Il Comandante Alfa ha confermato che le attività di intelligence italiana, soprattutto in alcuni campi, opera ad alti livelli. «L’aspetto più difficile è la gestione dei cosiddetti cani sciolti perché è più complicato monitorare i loro spostamenti – racconta l’esponente delle forze dell’ordine – ma, grazie al rafforzamento della comunicazione tra i differenti reparti e sezioni dell’Arma riusciamo a controllare in maniera ottimale il territorio». Un lavoro di squadra che, secondo il comandante è «necessario per tornare ad essere uno Stato forte e unito».

«È stato un evento speciale ma abbiamo voluto offrire ai nostri ospiti la possibilità di conoscere da vicino un personaggio esperto e di valore, che ci ha permesso di scoprire un punto di vista differente – conclude Francesco Ziliani – Un appuntamento che ha offerto numerosi spunti per poter continuare a migliorare le nostre performance aziendali per offrire a tutti i nostri clienti servizi che siano sempre all’avanguardia».