L’ultima dal Canton Ticino Un muro contro gli stranieri

VARESE Provocazione pura e semplice o proposta fuori dalle righe, dal Ticino si leva la voce che chiede di costruire un muro per frenare il flusso di immigrati in ingresso nella confederazione elvetica e che rischia di mettere Lega contro Lega. La voce in questione infatti è quella di Giuliano Bignasca, il leader della Lega dei Ticinesi, che teme seriamente le ripercussioni dell’ondata migratoria subita dalla penisola italiana in questi giorni. Come si leggeva sul settimanale ticinese «Il

Caffè», il leghista d’oltre confine teme che una parte dei profughi arrivati sulle coste siciliane potrebbero facilmente invadere il territorio elvetico.
«Per frenare il flusso dei profughi dalla vicina penisola alla Svizzera – ha detto Bignasca – bisognerà costruire un muro di cemento alto quattro metri lungo tutta la frontiera con l’Italia». Da una parte l’uscita del leader leghista ha tanto l’aria di una boutade elettorale. In effetti, il prossimo 10 aprile in Svizzera si va al voto per il Parlamento e del governo cantonale ticinese. Dall’altra parte esiste un timore oggettivo se l’Ufficio federale della migrazione ha messo allerta le Guardie di Confine per rafforzare la sorveglianza.
Dal lato italiano della frontiera i leghisti non sembrano particolarmente indispettiti. «Quella di Bignasca è sicuramente una provocazione – commenta il sindaco di Varese Attilio Fontana – non credo ci sarà bisogno di rovinare le nostre belle valli costruendo un muro per fermare gli immigrati. Se lasceranno lavorare Maroni come si deve potremo stare tutti tranquilli anche su questo fronte».

s.bartolini

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