Varese, arance nel carrello Un codice per i single

VARESE Giocare a nascondino tra i diversi reparti. Studiarsi con la coda dell’occhio mentre si scelgono i biscotti. Lanciare uno sguardo d’intesa davanti al banco dei surgelati. Il supermercato è il posto più adatto per trovare l’anima gemella. Meglio dei pub, dove la musica troppo alta impedisce di parlare. Meglio delle “vasche” in corso Matteotti che sono una cosa da ragazzini. A chi, del resto, non è mai capitato di scambiare qualche parola con un cliente in coda alla cassa? E magari di pensare: «che persona interessante».

Solo fantasie? Forse sì, forse solo una leggenda metropolitana, in ogni caso corre voce che intorno all’Esselunga di via Caracciolo al venerdì sera chi vuole fare nuovi incontri deve segnalare le proprie intenzioni mettendo nel carrello – o nel cestino – un sacchetto di arance. Solo le arance, non bisogna aggiungere nient’altro, fosse anche una pregiata bottiglia di vino rosso. Il frutto non è scelto a caso: l’arancio simboleggia il succo della vita. Inoltre, chi sogna arance lo fa perché

più o meno inconsciamente ha bisogno di dare e ricevere amore. Scettici, abbiamo deciso di provare. Venerdì scorso, intorno alle 20, ci siamo presentati al supermercato e abbiamo cominciato a vagare con le nostre arance. Avevamo le migliori intenzioni, la massima propensione al dialogo, ma forse non abbastanza charme, perché nessuno si è fatto avanti con aria complice, lasciando intendere di aver decifrato il linguaggio segreto dei frutti. Inoltre, non abbiamo visto nessun altro cliente alle prese con lo stesso “rito”. Non che mancassero persone sole. Ma alcune erano impegnate nella scelta di omogeneizzati per i bimbi e nel carrello, oltre le arance, avevano grandi quantità di cibo per la famiglia. Solo una minoranza si dedicava alla classica spesa da single: monoporzioni di cibo precotto e qualche birra.

Siamo andati via un po’ delusi, ma con la speranza che forse era stato il maltempo a smorzare l’entusiasmo. Ci riproveremo, magari venerdì prossimo, magari cercando di arrivare prima delle 20. Ma nel frattempo abbiamo chiesto ad Alessandro Liggeri, direttore dell’Esselunga di Masnago, un parere su questa “leggenda delle arance”. «È la prima volta che sento questa storia – afferma Liggeri – Tra le altre cose non mi sembra che al venerdì ci siano più single rispetto ad altri giorni della settimana. E non vedo mai persone ferme a parlare tra di loro come potrebbe succedere in una serata di questo tipo. Venerdì prossimo ci farò più attenzione. Ma mi sembra una cosa assurda, anche perché le arance si vendono solo in alcuni mesi dell’anno. Negli altri cosa succede?». Dubbio legittimo. Facendo due chiacchiere con i varesini però abbiamo scoperto che c’è anche un’altra serata per i single: è il martedì e le arance non servono. È sufficiente presentarsi a fare la spesa in solitudine intorno all’orario di chiusura del supermercato per segnalare la disponibilità ai nuovi incontri. Sarà vero? Noi qualche dubbio ce l’abbiamo. Ma se qualcuno ha conosciuto così la sua metà si faccia avanti.

Adriana Morlacchi

e.marletta

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