“Attila” Fontana: «Ma non trovate nient’altro per attaccarmi?»

Tirato da tutti per la giacca il sindaco Fontana risponde e non le manda a dire. Nel mirino i suoi avversari ma anche Renzi e il Governo

– Bordate mica da ridere, sul sindaco Fontana: che arrivano dall’alto – inteso come Sacro Monte, zona Prima Cappella – e che il sindaco scrolla via come si fa con la polvere dalle spalle. «Vedete – dice – io ho fatto il sindaco per dieci anni. E non ho mai, e dico mai, avuto un problema con un cittadino o con un politico, avversari o compagni di partito che fossero. Qui invece succede che vengo inopinatamente coinvolto per attaccare un’opera non voluta da me, utilizzando ogni tipo di epiteto e insulto. Questi signori sanno parlare solo di questo».

No. A volerla, e ho tutte le carte per dimostrarlo, fu per prima la Curia per voce del Vescovo. Ma il punto è un altro. Sa cosa le dico? Questi attacchi mi fanno piacere, molto piacere.

Perché se di dieci anni da sindaco l’unica cosa sulla quale riescono ad attaccarmi è il parcheggio alla Prima Cappella, se non trovano davvero nient’altro su cui farmi le pulci, significa che abbiamo davvero governato benissimo.

Triste, e di una banalità sconcertante. Innanzitutto perché tutti dicono che Varese fa schifo ma nessuno propone soluzioni per migliorarla. E poi, vivaddio, guardatevi attorno: e non voglio farla facile dicendo di guardare le città del sud, no. Guardate le altre città della Lombardia. Varese è una di quelle meglio tenute in assoluto: e non lo dico io, ma lo dicono quelli che vengono da fuori.

Se aprite Facebook trovate di tutto su tutte le città. Trovate la pagina chiamata “Bergamo fa schifo”, “Como è sporca” e via dicendo. Certo: gli angoli sporchi, gli esempi di degrado ci sono ovunque, pure qui. Ma attaccarsi a questo, guardare solo questo è la dimostrazione di quel che succede quando la nullità giunge al potere.

Bella domanda. Spero ce lo dicano almeno una settimana prima, così facciamo in tempo a preparare i seggi.

Questo ritardo la dice lunga su come Renzi e il suo Governo facciano dell’improvvisazione, del pressapochismo e dello squallore i loro caratteri distintivi. Al Governo non frega nulla della democrazia e della partecipazione popolare. A questi interessa vincere: come, non importa.

Votare a fine giugno è una scelta ben precisa, non casuale. Meno gente va a votare, più probabilità ha il centrosinistra di vincere.

Caielli: ricorda che un annetto fa le dissi, in un’intervista, che stavamo pensando a un candidato giovane e brillante? Ecco, ora glielo posso svelare: Paolo era la persona a cui stavo pensando. È una persona seria, e in queste settimane lo sta dimostrando: gli altri urlano e fanno vignette, lui parla di programmi e proposte.

Sì: e le proposte di ristrutturazione sono valide e di buonsenso. Peccato che tutti gli altri candidati si siano schierati dietro a un “no” che sa tanto di demagogico.

Per dare una mano a uno che, evidentemente, da solo non ce la fa.

Semplicemente, avrei avuto un amico come avversario. E non solo io, ma tutto quanto il centrodestra.