Sopralluoghi nei centri di accoglienza. Lega e Fi sulle barricate

I consiglieri di centrodestra criticano inoltre l’amministrazione. Ma l’assessore: «Abbassare i toni»

La Prefettura vieta ai consiglieri comunali di effettuare sopralluoghi nelle strutture che accolgono profughi. E il centrodestra insorge.

A seguito della richiesta presentata dai consiglieri comunali di Varese Marco Pinti (Lega Nord) e Simone Longhini (Forza Italia), affinché si svolgessero dei sopralluoghi ufficiali della commissione Servizi sociali nelle strutture di accoglienza per richiedenti asilo, la Prefettura ha fatto sapere tramite l’assessore Roberto Molinari il divieto a tale iniziativa.

«Un provvedimendo incomprensibile – attacca Pinti – la disponibilità alla più approfondita indagine e allo svolgimento di sopralluoghi da parte della commissione sono state manifestate dagli stessi enti che gestiscono l’accoglienza nella città di Varese. Si tratterebbe – di un’attività disciplinata dalla giusta riservatezza ma che darebbe modo alle forze democratiche della città di prendere contatto diretto con chi viene ospitato in un’ottica di assoluta trasparenza e con potenziali benefici al processo di integrazione di queste strutture nel tessuto cittadino».

«Il no della Prefettura – attacca il consigliere del Carroccio – conferma tutti i vizi di una gestione statalista e autoreferenziale del fenomeno migratorio che accentra la gestione in una filiera burocratica, mentre scarica sulla cittadinanza e sulla politica l’onda di critiche e preoccupazioni che stanno diventando maggioritarie nel sentire comune della popolazione».

Per Carlotta Calemme di Forza Italia è «un provvedimento incomprensibile ma soprattutto inaccettabile: la Prefettura permetta al consiglio comunale di lavorare e svolgere le proprie funzioni a pieno,funzioni di mero controllo garantite ai consiglieri comunali dal Regolamento. Chiediamo, se ci sono,quali siano i cavilli giuridici che non permettono i sopralluoghi richiesti a puri fini conoscitivi, anche nel rispetto della cittadinanza». «Trovo – continua Calemme – che il comportamento di pura accettazione dell’assessore Molinari non faccia altro che confermare la mancata volontà

di chiarezza di questa giunta su ogni argomento ,anche su materie più delicate come l’immigrazione. Invito, inoltre, il sindaco Galimberti a sollecitare il suo assessore, affinché la chiarezza da lui sempre declamata possa effettivamente attuarsi. Oppure per queste situazioni preferiscono attuare la “politica dello struzzo”? Mi auguro che la Prefettura possa comprendere l’importanza di questi sopralluoghi anche nell’interesse dei soggetti ospitati,che potrebbero in tal modo meglio integrarsi».

La risposta dell’esponente della giunta n on tarda ad arrivare. Ed invita tutti ad abbassare i toni.

«Abbiamo fatto una commissione in cui erano presenti i referenti delle cooperative – risponde l’assessore Molinari – che hanno ampiamente relazionato su tutti gli argomenti. Invito tutti questi consiglieri a pesare le loro parole e ad accantonare la demagogia e gli approcci ideologici per affrontare correttamente quelli che sono i temi».