Dossier illegali per favorire Bossi jr, perquisizioni a Brescia

Milano, 26 lug. (TMNews) – I dossier illegali che hanno portato
la procura di Brescia a disporre stamani le perquisizioni
nell’abitazione e nell’ufficio di Monica Rizzi, assessore allo
Sport della Regione Lombardia, servivano, tra l’altro, a favorire la candidatura di Renzo Bossi, figlio del leader leghista, alle ultime elezioni regionali nella circoscrizione di Brescia e battere la concorrenza interna al Carroccio. E’ questo il sospetto alla base dell’inchiesta nata da un esposto di Marco
Marsili, ex addetto stampa dell’assessore leghista. Gli agenti
hanno cercato documenti legati a indagini su Adriana Sossi, una
“maga” con la quale la Rizzi era in contatto.

Tra gli indagati dalla procura bresciana c’è il suo compagno
Francesco Cerniglia, maresciallo della Guardia di finanza
accusato di essere l’autore dei fascicoli illegali su esponenti
del Carroccio “dissidenti” o comunque avversi alla Rizzi.
“Probabilmente non conoscono la Lega – ha commentato l’esponente
bresciano del Carroccio, che non risulta indagta – perché da noi
il metodo dei dossier non funziona. Ci si candida e si escludono
le persone in un altro modo. Sono contenta che siano venuti ad
accertare che non c’è nulla. Sono serena e ho fiducia nella
magistratura”.

Asa

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