Roma, 4 lug. (TMNews) – Nel torace della tarantola c’è un cuore dal battito doppio: la scoperta, effettuata dai ricercatori dell’Università di Edimburgo (Scozia) guidati da Gavin Merrifield e presentata a Glasgow nel corso della conferenza annuale della Society for Experimental Biology, è stata resa possibile grazie all’utilizzo sull’aracnide, per la prima volta, della risonanza magnetica per immagini (MRI). Lo strumento – di dimensioni ridotte – in grado di scannerizzare l’attività interna dell’organismo del ragno era stato messo a punto per
effettuare ricerche sui roditori. Con questa nuova tecnica, spiega Merrifield, è stato possibile misurare la frequenza e la gittata cardiaca in modo molto più accurato – e non invasivo – rispetto alle valutazioni effettuate in precedenza, basate su rilevazioni indirette o altamente invasive. “Nel video è possibile vedere il sangue che scorre attraverso il cuore. Sembra che ci sia un doppio battito – spiega Merrifield -. Abbiamo rilevato un tipo di contrazione che non era mai stata individuata in precedenza”.
Noe
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