Le nostre strade non sono discariche

Mi è capitato, in questi giorni di vedere, girando per le vie cittadine, tanti tantissimi rifiuti gettati in terra e lasciati lì nella speranza che, un giorno, forse qualcuno li raccoglierà.

Non sto parlando della periferia, sto parlando delle centralissime vie Robbioni, Del Cairo e corso Matteotti. Addirittura, in via Como, gli alunni della scuola elementare, forse esasperati che il loro giardinetto sia diventato una fogna a cielo aperto, hanno (giustamente) attaccato dei cartelli alle finestre chiedendo di non far diventare la loro scuola una pattumiera.

E’ giusto che esista un servizio di pulizia comunale che si occupi di mantenere pulite strade e piazze delle nostre città, ma, noi, privati cittadini come dobbiamo comportarci? Beh, innanzitutto esistono i bidoni della spazzatura, sono lì per essere usati mi sembra. Se non ne abbiamo uno direttamente a portata di mano possiamo tenerci la carta, il fazzoletto e la bottiglietta di acqua vuota in borsa o in mano fino a quando non troveremo il cestino dove buttarla.

Il bon ton non è solo una questione di pura estetica è uno stile di vita che comprende il bello in ogni sua forma e creare sudiciume ovunque non fa altro che deprimere la città rendendola ogni giorno un luogo meno accogliente. E voi vivreste in una casa piena di immondizia? Non credo proprio.

Il meglio però l’ho visto l’altro giorno, in piazzetta Liala angolo via del Cairo, dove una giovane signora ha elegantemente smutandato la sua bambina e le ha fatto fare pipì, così davanti a tutti.

Mi sono permessa di dirle che esistono tanti bar dove poter esplietare i propri bisogni fisiologici e, lei, mi ha placidamente mi ha confessato che se non consumava non le davano la chiave del bagno. La poveretta non aveva nemmeno un euro per un caffè in tasca? Eppure non mi sembrava da come lei e la bambina fossero vestite.

Ah! Dimenticavo. Sono ripassata più tardi e la Signora (con la esse maiuscola) aveva lasciato per terra anche il fazzoletto con cui aveva nettato le pudenda della piccola. Questa è classe, davvero.

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