Busto, un milione di danni Ferito anche il tetto del teatro

BUSTO ARSIZIO Ammonta a quasi un milione di euro, secondo le prime stime effettuate stamani, la somma necessaria per riparare il tetto del PalaYamamay di Busto Arsizio, danneggiato dai violenti temporali e dalla tromba d’aria che ieri ha colpito il basso varesotto.

L’intenzione del sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli è quella di chiedere al Governo lo stato di calamità e la possibilità di sforare il patto di stabilità per effettuare gli interventi di riparazione sulle strutture pubbliche danneggiate. Per questo verrà convocata, nei prossimi giorni, una riunione di Giunta straordinaria. Intanto è ancora in corso la stima dei danni del maltempo, che ha provocato il crollo di alberi e ha scoperchiato i tetti di alcune case, di una scuola in via Pascoli e del PalaYamamay, la struttura di proprietà del Comune e gestita dalla municipalizzata Agesp dove gioca la squadra di pallavolo della città, campione d’Italia nel 2012.

 La tromba d’aria ha lasciato danni evidenti anche al teatro Sociale. “E’ totalmente scoperto il tetto che sovrasta il palcoscenico. In alcuni punti, all’interno della sala, -dichiara Delia Cajelli, direttore artistico della struttura di piazza Plebiscito- si vede addirittura in cielo e la forza con la quale il vento si è abbattuto sull’edificio è ben visibile anche dall’esterno. E’ una grossa ferita per il teatro, che lo scorso anno ha festeggiato i suoi centoventi anni di vita e che attualmente partecipa al censimento “i luoghi del cuore” del Fai (Fondo per l’ambiente italiano)”.

“Abbiamo già provveduto questa mattina, appena ci siamo resi conto dei danni, a contattare l’assicurazione e a informare l’Amministrazione comunale”, conclude una sconsolata Delia Cajelli.

Nato sul modello della Scala di Milano, il teatro Sociale di Busto Arsizio fu fondato sul finire dell’Ottocento per volontà dei conti Giulio e Carolina Durini e di altri notabili della città. L’inaugurazione dell’edificio, costruito dall’architetto milanese Achille Sfondrini, si tenne il 27 settembre 1891 con “La forza del destino” di Giuseppe Verdi.

e.marletta

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