Chi è Sergio Mattarella? «Un leghista come tanti»

Abbiamo chiesto ai varesini chi è il nuovo Presidente della Repubblica. Ecco le loro risposte

– «Mattarella? Ah, il tizio coinvolto in quel brutto fattaccio di Venegono? L’uomo che ha ammazzato i due coniugi?».
Sì, le idee a Varese sono confuse. E quella che leggete qui sopra è una delle strambe risposte alla nostra domanda: «Se le dico Mattarella, chi le viene in mente?». Un piccolo sondaggio per testare l’interesse e la preparazione dei nostri concittadini in merito al nuovo Presidente della Repubblica.
In corso Matteotti ne abbiamo sentite di tutti i colori. L’impressione è che i varesini siano abbastanza disinteressati in merito ai grandi avvenimenti politici del nostro Paese.
In molti ieri hanno affermato di avere spesso cambiato canale quando al telegiornale o alle trasmissioni televisive si entrava nel merito delle votazioni per il nuovo “inquilino” del Colle.

«È tutta una farsa – si giustificano – Siamo stufi di sentire sempre le stesse storie e di essere presi in giro, quindi niente politica».
Allora, abbiamo provato a dare loro qualche indizio in più. «Cosa sa di Mattarella, il nuovo Presidente della Repubblica eletto oggi (ieri, ndr)?».
E tra le risposte più disparate c’è anche chi ci ha detto: «Ah, il politico che è succeduto a Scalfaro?». È come se in molti a Varese siano rimasti congelati in una politica di Governo del passato.

A parte, preparatissimo in merito al neo eletto presidente, ciò che i cittadini di Varese sanno sul neo eletto Presidente è confuso e approssimativo. Nessuno, ad esempio, sapeva che Mattarella è di origini siciliane.
Nessuno si è “giocato” la carta di giudice della Corte Costituzionale e nessuno avrebbe scelto tra le varie candidature da lui ricoperte in passato quella di Ministro. Per semplificare tutti lo definiscono «un politico».
La cosa ancor più curiosa è chi lo definisce «un leghista come tanti» senza poi saper spiegare l’origine della (errata) definizione di “leghista”.

I meno preparati sono i giovani e i giovanissimi. Tra loro c’è anche chi ignorava che in questi giorni la politica italiana fosse concentrata sulle votazioni del Quirinale. «Ma a scuola non avete parlato di questo avvenimento con i vostri professori?», abbiamo chiesto ad alcuni degli studenti più grandi delle scuole superiori.
«A scuola ci concentriamo sul programma scolastico, non parliamo di politica», hanno prontamente risposto i giovani varesini quasi ad affermare che la politica è la “peste nera” di questa società.
I più informati, invece, sono i pensionati che, nei giorni scorsi, hanno seguito la questione in diretta dalle Tv dei circolini, tra una partita di carte e l’altra. Per loro Matarella è una garanzia.
«È il fratello di . Non lo avevamo mai sentito menzionare prima nell’ambito politico – spiegano – Ma se Bersani ha scelto di dare a lui il suo voto è sicuramente una brava persona, un onesto ed è quello di cui ora noi italiani abbiamo bisogno. Renzi è un furbo, ma se non piace a Berlusconi è già un passo avanti».