Varese – Doveva arrivare la sesta vittoria consecutiva in casa dopo l’impresa di martedì col Brescia. E invece è un terribile scherzetto quello che tira il Lanciano ai biancorossi, oggi veramente irriconoscibili. E con l’1-0 del Verona a La Spezia tornano 10 i punti di distacco dal terzo posto. Il Varese del primo tempo è uno dei peggiori dell’ultimo secolo.
Dal centrocampo non filtra nulla, in avanti Ebagua è un fantasma, con Neto che lotta da solo contro tutti. La linea di difesa, nelle poche volte che non va in bambola, si affida al lancio lungo. Per contro il Lanciano sembra il Barcellona. Pressa altissimo, colleziona angoli a gogo e mette alle corde i biancorossi. Prima dello svantaggio, la porta di Bressan si salva miracolosamente per due volte, con Rea che al 27′ sfiora l’autogol, e con Pucino che al 40′, dopo aver perso palla a centrocampo, salva sulla linea una conclusione a botta sicura di Falcinelli.
Doveva essere la sveglia. E invece 3 minuti dopo è Turchi dal limite a sorprendere Bressan sul primo palo. A Castori non può piacere questo Varese: fuori, nell’ordine, Zecchin, Scapuzzi e Kone. Con Oduamadi, Martinetti e Filipe la squadra, dopo aver rischiato anche lo 0-2, progressivamente cresce (senza esagerare). Ci pensa Ebagua, fin lì nullo, a provare a dare un senso al freddo pomeriggio di Masnago. Filtra una palla dentro l’area, il bomber biancorosso quasi buca la rete alle spalle del portiere Leali.
E’ già la mezz’ora. Ma quando la partita sembra destinata a girare, a una manciata di minuti dal 90′ Fiamozzi tocca Fofanà in area di rigore proprio sotto gli occhi dell’arbitro. Rigore di Volpe che s’infila in rete. Il finale (brividi sull’ultima conclusione di Oduamadi al 94′) è solo un assalto confuso di un Varese che oggi meritava di perdere e ha perso.
p.rossetti
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