Fare la spesa da digiuno è una scelta sbagliata

Supermercato - I ricercatori si sono basati su differenti studi e hanno esaminato gli ordini di oltre 800 persone

Fare la spesa al supermercato essendo a digiuno? Cattiva scelta. Meglio mangiare qualcosa prima o, comunque, non sentire i morsi della fame.Sì, perché il credo comune che non bisogna andare a far spesa quando si ha fame trova conferma in un nuovo studio in cui si scopre che, in questa situazione, si tende ad acquistare troppo, cibi poco sani e ricchi di calorie (o kilojoule). La stessa logica si può applicare a quando si ordina il pranzo nei giorni in cui si è al lavoro o ci si

trova fuori casa. Lo ha provato uno studio condotto presso l’Università della Pennsylvania, e pubblicato dal Journal of Marketing Research. La ricerca mostra che si tende a scegliere cibi a più alto contenuto calorico quando si ordinano immediatamente prima di mangiare, mentre le calorie diminuiscono man mano che aumenta il tempo che intercorre tra l’ordine e il pasto. I risultati, che confermano come le decisioni prese sul momento non siano lungimiranti come quelle fatte in anticipo, possono contribuire ad affrontare meglio problemi di obesità e sovrappeso.

Se siete quindi rientrati dalle ferie con un paio di chiletti di troppo e siete intenzionati a rimettervi in forma, la cosa migliore da fare è preparare a casa il pranzo o acquistarlo a «mente fredda» senza i morsi della fame. A riportare i risultati di questa strategia è la rivista dell’American Marketing Association. «Quando operiamo una scelta mordi e fuggi – spiega l‘autore principale dello studio, – abbiamo più a cuore il gusto e calcoliamo meno gli effetti del pasto sulla salute. Nel caso in cui si ordini un pasto in anticipo si penserà in modo più uniforme a soppesare gli aspetti e si esercita un più efficace controllo di sé».

I ricercatori si sono basati su due differenti studi e hanno esaminato gli ordini online di 690 dipendenti che utilizzavano la mensa aziendale, mentre un terzo studio ha coinvolto 195 studenti universitari. Nel primo studio hanno scoperto che per ogni ora di ritardo tra quando l’ordine era stato effettuato e il momento in cui il cibo era pronto c’era una diminuzione media di 38 calorie. Nel secondo studio si è visto che chi ordinava il pasto una quarantina di minuti prima di mangiare si ritrovava con un vassoio con 30 calorie in più rispetto a chi aveva ordinato tre ore prima. Nel terzo studio è invece emerso che gli studenti che ordinavano in anticipo assumevano in media 100 calorie in meno. La parola d’ordine è, quindi, temporarizzare. Analoghi studi condotti precedentemente avevano già dimostrato che quando si ha fame si può essere tentati ad acquistare non solo più prodotti, ma si può anche essere attirati da prodotti poco sani dall’aspetto però più invitante o appetibile – tipico proprio del cibo spazzatura.
Ecco pertanto l’invito, nel caso in cui si debba fare la spesa al supermercato, a predisporre precedentemente una lista degli acquisti e, soprattutto, evitare di recarsi al market per le compere a stomaco vuoto: questo l’accorgimento da seguire per risparmiare in termini di denaro e di salute.