L’uscita di Matteo Bianchi, che non ha escluso una sua nuova candidatura a sindaco di Varese nel 2027 dopo l’endorsement pubblico di Raffaele Cattaneo, ha suscitato più freddezza che entusiasmo all’interno del centrodestra varesino, Lega compresa.
Se da un lato l’ex deputato e attuale vicepresidente del Comitato Europeo delle Regioni ha colto l’occasione per rilanciare il tema della sfida al centrosinistra, sottolineando l’esigenza di avviare da subito una riflessione programmatica per evitare l’improvvisazione dell’ultima ora, dall’altro è mancato un reale segnale di convergenza da parte della coalizione.
Nessun partito, al momento (se non Noi Moderati, ndr), ha anche solo commentato la proposta, e non è un dettaglio: il centrodestra locale appare ancora in attesa, forse alla ricerca di un nome capace davvero di unire le anime della coalizione e interpretare con forza il cambiamento che circa metà dell’elettorato varesino reclama.
Sarà l’autunno, ora, a rappresentare il momento chiave: è entro quella scadenza che il centrodestra dovrà smettere di temporeggiare e iniziare seriamente a costruire una proposta credibile per il dopo-Galimberti, evitando personalismi e puntando su un candidato in grado di reggere l’urto di una campagna elettorale impegnativa e polarizzata. Magari un uomo (o una donna) con esperienza in Regione.