BUSTO ARSIZIO – Un ponte solido tra scuola e impresa, capace di formare competenze ma anche persone. È questo lo spirito con cui si è aperta, nella sede di Eolo, la quindicesima edizione di Generazione d’Industria, il progetto promosso da Confindustria Varese insieme a Provincia di Varese e Ufficio Scolastico Territoriale, riconosciuto come una delle migliori pratiche del sistema confindustriale italiano.
«Generazione d’Industria è una definizione bellissima – ha ricordato Giuseppe Carcano, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale – perché parla di creazione e di futuro e richiama l’operosità del nostro tessuto produttivo. La formazione non è solo istruzione: è costruzione della persona».
Unire scuola e impresa
Ad accogliere i partecipanti è stata Ilaria Pasquali, responsabile risorse umane di Eolo: «Le aziende non possono sottrarsi alla responsabilità di accompagnare i giovani nella scoperta del lavoro e nel dare valore ai loro talenti».
Nel suo intervento, il presidente della Provincia Marco Magrini ha sottolineato la necessità di una “regia condivisa” tra istituzioni e imprese per affrontare la complessità del sistema formativo e le sfide demografiche che attendono il territorio.
Il progetto, nato nel 2011 da un’intuizione di Tiziano Barea e di un gruppo di imprenditori, ha già erogato borse di studio per oltre un milione di euro. «Volevamo offrire ai ragazzi un’occasione reale per conoscere le imprese, non una semplice settimana di stage – ha ricordato Barea –. L’obiettivo è dare loro strumenti concreti per scegliere con consapevolezza il proprio futuro».
I project work del 2025-2026
Il nuovo programma conferma la formula che ha fatto il successo dell’iniziativa: collaborazione diretta tra aziende e studenti. I project work coinvolgono imprese come Eolo (intelligenza artificiale), Kpmg (sostenibilità e bilanci non finanziari), Secondo Mona (sviluppo aeronautico), Ficep (soluzioni idrauliche industriali), Sea (servizi digitali aeroportuali) e Fogliani (ricerca sul mondo scolastico).
Previsti anche percorsi di formazione scuola-lavoro, visite aziendali, stage prolungati e momenti di aggiornamento per docenti. Tra gli appuntamenti principali: il Talent Day del 5 marzo 2026 alle Ville Ponti di Varese e l’Education Day di maggio, con la presentazione dei lavori e la consegna delle borse di studio.
Misurare l’impatto della formazione
Quest’anno il progetto introduce una novità: la valutazione d’impatto. «Le imprese non vogliono solo sapere quanto costa un’iniziativa, ma che benefici genera in termini di competenze, occupabilità e sviluppo della comunità» ha spiegato Maurizio Russotto di Kpmg, che insieme a Chiara Brunisso ha sviluppato un modello di analisi basato sulla teoria del cambiamento.
Saranno raccolti dati, questionari e interviste per misurare non solo la partecipazione, ma l’effettiva crescita dei ragazzi in termini di fiducia, consapevolezza e conoscenza del mondo produttivo. I risultati, condivisi con le imprese partner, entreranno nei loro bilanci di sostenibilità, restituendo un quadro trasparente del valore sociale generato.
In quindici anni, Generazione d’Industria ha coinvolto oltre 70 imprese, 20 istituti tecnici e più di 750 studenti premiati. Un’esperienza che continua a evolversi, unendo formazione, impresa e comunità in un unico obiettivo: costruire il futuro attraverso l’educazione.