Pakistan/ Offensiva terrestre contro talebani e al Qaida


Islamabad, 17 ott. (Ap)
– Il Pakistan ha lanciato l’annunciata
offensiva militare terrestre contro le roccaforti dei talebani e
di al Qaida nel Sud Waziristan, nel nord ovest del Paese, vicino
alla frontiera afgana. La reazione dell’esercito interviene
all’indomani di una serie di attentati in tutto il Paese costati
la vita a quasi duecento persone in due settimane.

All’operazione, considerata un test cruciale per l’alleato
nucleare degli Stati Uniti, partecipano oltre 30mila soldati.
L’aviazione aveva preparato già da tempo il terreno per l’arrivo
delle forze di terra, con una serie di bombardamenti sulle
postazioni dei ribelli, provocando al contempo l’esodo di quasi
150mila civili. Nel primo giorno di offensiva terreste, rende
noto l’esercito, si contano i primi 4 morti fra i soldati
pachistani. Nel mirino dell’esercito vi sono soprattutto i
talebani seguaci di Baitullah Mehsud, potente signore della
guerra ucciso da un missile americano in agosto e poi sostituito
da Hakimullah Mehsud,

Roccaforte dei talebani che vogliono rovesciare il governo di
Islamabad sostenuto da Washington, il Sud-Waziristan serve anche
da base ai gruppi islamici pachistani e stranieri per lanciare
attacchi contro obiettivi americani e Nato nell’Afghanistan e in
Occidente. Ma in questa regione montuosa di difficilissimo
accesso i gruppi tribali che la abitano rifiutano qualsiasi
interferenza del governo centrale.

L’esercito dispone di poco tempo per portare a termine
l’offensiva, dato l’inverno incipiente. Quello avviato oggi è il
quarto tentativo dal 2001 di scacciare i talebani dal
Sud-Waziristan e, secondo un responsabile dell’esercito,
potrebbero essere necessari due mesi. Le tre offensive precedenti
si erano concluse con tregue che, di fatto, hanno lasciato la
regione in mano ai fondamentalisti.

Stavolta Islamabad esclude qualsiasi accordo, tanto più dopo
essere riuscita a riprendere il controllo della Valle di Swat,
sempre nel nord-ovest del Paese.

Fcs

MAZ

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