La manovra di bilancio approvata dal Governo segna uno stop definitivo per Varese sul fronte dei ristorni dei lavoratori frontalieri. Il capoluogo resta escluso dalla redistribuzione delle imposte versate in Svizzera dai lavoratori italiani, perdendo così circa 4 milioni di euro all’anno che la città aveva potuto incassare negli ultimi due esercizi.
A sollevare con forza il caso è Matteo Capriolo, consigliere comunale e presidente della Commissione Bilancio, che esprime tutta la propria amarezza per una decisione che colpisce in modo mirato Varese, lasciandola isolata rispetto agli altri comuni di confine.
«Abbiamo appreso con grande rammarico che la legge di bilancio varata dal Governo ha respinto la richiesta di revisione della normativa sui ristorni fiscali dei frontalieri», spiega Capriolo. La richiesta era stata avanzata formalmente dal Consiglio comunale di Varese durante l’ultima e lunga seduta di bilancio, con un voto trasversale che aveva visto unite maggioranza e opposizioni di centrodestra, Fratelli d’Italia e Forza Italia, nel chiedere il ripristino della soglia al 3%.
La modifica approvata dal Governo conferma invece il requisito del 4% di lavoratori frontalieri sul totale della popolazione residente per poter accedere ai ristorni. Una percentuale che Varese non raggiunge per pochi decimali. Nel 2024 l’abbassamento della soglia al 3% aveva consentito al Comune di rientrare tra i beneficiari, garantendo risorse preziose per la spesa corrente e per investimenti come il piano delle asfaltature. Un sostegno importante per i conti comunali che ora viene meno.
A rendere la situazione ancora più paradossale è l’introduzione di una deroga che mantiene la soglia al 3% per i comuni con meno di 15mila abitanti. Una scelta che di fatto lascia Varese come unica grande città della fascia di confine esclusa dai ristorni.
Non manca, infine, l’affondo politico. Capriolo punta il dito contro la Lega, principale forza di governo sul territorio: «Si tratta di un intervento che penalizza esclusivamente la nostra città. Il mancato supporto della Lega dimostra ancora una volta quanto questo partito non abbia realmente a cuore Varese».
Per il capoluogo si chiude così, almeno per il momento, la breve parentesi dei ristorni dei frontalieri, con un impatto significativo sulle risorse disponibili per il bilancio comunale e sugli investimenti futuri.













