Busto Arsizio Molti la conoscono addirittura con il nome d’arte “il Bronx” dovuto all’alto tasso di microcriminalità. Eppure via Rossini ce la sta mettendo tutta per staccarsi di dosso questa brutta etichetta, anche se i problemi continuano a sorgere, soprattutto nel tratto che attraversa il quartiere di San Michele. «Via Rossini è ancora in gran parte una via dimenticata – constata amareggiato Davide Ferrario, titolare dell’omonimo negozio di abbigliamento – Le condizioni della strada sono cattive, e diventano pessime quando nevica. A volte si ha proprio l’impressione che questa via sia abbandonata a se stessa. Con un’eccezione: quando si tratta di fare le multe, gli ausiliari del traffico si fanno vedere con una certa frequenza». «Si è fatto troppo poco per favorire lo sviluppo della via e delle zone circostanti – allarga le braccia – a volte si avverte
un senso di abbandono. C’è però meno criminalità, almeno da quel punto di vista la situazione è migliorata e non poco». Anche il giudizio di Mattia, diciassettenne residente a due passi da via Rossini, non è dei più felici: «E’ una zona un po’ morta la nostra. Per fortuna il centro è qua vicino». Ma per Mattia il problema principale è un altro: «Le strade e i marciapiedi sono in condizioni pietose».I segnali positivi, tuttavia, non mancano. A partire dall’asilo nido, risorsa irrinunciabile per tante famiglie della zona e non solo. «Abbiamo aperto in via Rossini lo scorso settembre – dice la titolare Cristina Malvini – Portiamo avanti esperienze analoghe anche in altre città, ma a Busto ho riscontrato una buona situazione, a livello di qualità dei servizi. L’unico problema è una certa scarsità di parcheggi».
Se volete segnalare i vostri disagi o le problematiche del vostro quartiere, lasciate un commento o scrivete a [email protected]
f.artina
© riproduzione riservata