Addio a Brunello Vigezzi, storico della Grande Guerra nato a Brezzo di Bedero

L'autorevole studioso è morto a Milano a 92 anni. Fu anche tra i maggiori innovatori delle storia delle relazioni internazionali grazie alle sue indagini sul ruolo dell'opinione pubblica nelle scelte di politica estera

MILANO – Lo storico Brunello Vigezzi, autorevole studioso della Grande Guerra, che ha dedicato importanti ricerche al dibattito tra interventisti e neutralisti, e dell’Italia giolittiana, è morto a Milano all’età di 92 anni.

E’ stato anche uno dei maggiori innovatori in Italia della storia delle relazioni internazionali a partire dagli anni ’60, soprattutto grazie ai suoi studi sul ruolo dell’opinione pubblica nelle scelte di politica estera. Nato a Brezzo di Bedero – Luino l’11 luglio 1930, Vigezzi si era laureato in Lettere all’Università di Milano nel 1955 e poi era stati allievo dell’Istituto di Studi Storici “Benedetto Croce” di Napoli. Dal 1956 al 1962 è stato coordinatore del Seminario di Specializzazione in storia delle relazioni internazionali presso l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi) di Milano.

Ha poi diretto il gruppo di lavoro su “Politica Estera e Opinione Pubblica” presso l’Istituto di Storia Medioevale e Moderna dell’Università degli Studi di Milano. Vigezzi ha svolto tutta la carriera accademica all’Università degli Studi di Milano: professore incaricato di storia delle dottrine politiche e di storia contemporanea dal 1964 al 1971, poi professore ordinario di storia moderna dal 1971 al 2005 alla Facoltà di Lettere: presso lo stesso Ateneo ha diretto del 1980 al 1989 l’Istituto di Storia Medioevale e Moderna.

È stato tra i fondatori del Centro per gli Studi di Politica Estera e Opinione Pubblica che ha diretto dal 1981 al 2005. Dal 1983 al 1995 è stato segretario generale della Commission of History of International Relations (organo affiliato dell’International Committee of Historical Sciences), della quale ha assunto la presidenza dal 1995 al 2005. Vigezzi ha fatto parte del Comitato scientifico dell’Istituto di Studi Storici “Benedetto Croce” di Napoli, dell’Istituto per gli studi di Politica Internazionale (Ispi) di Milano, della Commissione per la pubblicazione dei Documenti Diplomatici Italiani e della Giunta centrale per gli studi storici.

Tra le sue pubblicazioni figurano: “L’Italia di fronte alla prima guerra mondiale. L’Italia neutrale” (Ricciardi, 1966), “Da Giolitti a Salandra” (Vallecchi, 1969), “Giolitti e Turati, un incontro mancato” (Ricciardi, 1976), “Il Partito Socialista Italiano, le riforme e la rivoluzione 1898-1915” (Vallecchi, 1981), “Politica estera e opinione pubblica in Italia dall’Unità ai giorni nostri. Orientamenti degli studi e prospettive della ricerca” (Jaca Book, 1991), “L’Italia unita e le sfide della politica estera. Dal Risorgimento alla Repubblica” (Unicopli,

1997), “The British Committee on the Theory of International Politics (1954-1985) – The Rediscovery of History” (Unicopli, 2005), “La forza di Clio – Un itinerario storiografico (1955-2005)” (Unicopli, 2010). Ha inoltre curato diversi volumi (con introduzioni e saggi sui vari argomenti), tra cui: “Dopoguerra e fascismo, 1919-1925. Politica e stampa in Italia” (Laterza, 1965), “Storia del XX secolo. Storia del mondo contemporaneo (1900-1970)” (Mondadori, 1968-1972, 6 volumi; direzione dell’edizione italiana della “History of XXth Century” di A.I.P. Taylor e J.M. Roberts). “Federico Chabod e la nuova storiografia italiana 1919-1950” (Jaca Book, 1984), “L’Italia e la politica di potenza in Europa 1938-1960” (3 volumi, con Ennio Di Nolfo e R.H. Rainero, Marzorati, 1985-1992), “La dimensione atlantica” (Jaca Book, 1987), “Storia e storici d’Europa nel XX secolo” (con M.A. Benzoni, Unicopli, 2001).