È finito agli arresti domiciliari l’ex comandante dei vigili del Comune di Varese. Si tratta di Claudio Brambilla, che ha guidato la Polizia Locale come esterno per circa un anno dal 2002 al 2003, durante la seconda giunta Fumagalli.
Brambilla è quindi stato spostato, nel 2003, alla Cultura come dirigente, carica che ha tenuto fino al 6 agosto del 2004, quando si è dimesso e ha lasciato Varese.
Continuando la sua professione nella pubblica amministrazione nei Comuni tra il Comasco e la Brianza. Da qualche giorno è agli arresti domiciliari con l’accusa di tangenti, nell’ambito dell’inchiesta “Clean City” sui rifiuti di Monza.
Tuttavia, a Varese, ha lasciato un buon ricordo. «Non c’è mai stato nessun problema con lui – racconta il presidente del coRoberto Puricelli (Forza Italia-Pdl), all’epoca vicesindaco – era stato chiamato a Varese per svolgere il suo ruolo nella Polizia Locale, quindi era passato alla Cultura».
, oggi consigliere di Movimento Libero, era assessore alla Sicurezza. Ma anche per lui nessun problema con l’allora comandante. Che si era trovato a gestire il Comando in un momento di forti tensioni tra dipendenti e Comune. Motivo per cui, alla fine, c’era stato un turnover tra i dirigenti e lui era andato alla Cultura.
La sua storia a Varese è finita comunque dieci anni fa.
Ad oggi rivestiva l’incarico di segretario comunale di Lanzo e Pellio Intelvi. Ed è finito nelle indagini nell’ambito di una inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza su disposizione della Procura di Monza, riguardante l’appalto della raccolta dei rifiuti del Comune di Monza. Brambilla all’epoca dei fatti era capo di gabinetto di giunta ed era stato chiamato a far parte della commissione giudicatrice per l’assegnazione dell’appalto in qualità di membro esperto.
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