All’ospedale di Legnano intervento al pancreas con la realtà aumentata per rimuovere un tumore

La delicata operazione è stata eseguita nei giorni scorsi dal direttore della Chirurgia generale Gianandrea Baldazzi, insieme alla sua equipe: "Prima è stato riprodotto un modello tridimensionale dell'addome del paziente che ha permesso di evidenziare con precisione assoluta tutti i punti anatomici più delicati e nascosti, confrontandoli continuamente durante l'intervento con la visione diretta in 4K della procedura"

LEGNANO – Un delicato intervento, in chirurgia mininvasiva, di resezione del pancreas e della milza – per la rimozione di un tumore – con l’utilizzo della realtà aumentata. La tecnologia entra in sala operatoria all’ospedale di Legnano, consentendo alla Chirurgia dell’Asst Ovest Milanese di segnare un nuovo passo avanti sulla strada dell’innovazione. L’intervento con la realtà aumentata è stato eseguito nei giorni scorsi dal direttore della Chirurgia generale Gianandrea Baldazzi, insieme alla sua equipe. “Questo importante e innovativo supporto tecnologico – commenta Baldazzi – ha permesso di realizzare un’operazione molto delicata in totale sicurezza: infatti, prima dell’intervento è stato riprodotto un modello tridimensionale dell’addome del paziente che ha permesso di evidenziare con precisione assoluta tutti i punti anatomici più delicati e nascosti, confrontandoli continuamente durante l’intervento con la visione diretta in 4K della procedura chirurgica”.

ASST OVEST MILANESE | Stella

“L’utilizzo di queste tecnologie all’avanguardia – osserva il direttore generale dell’Asst Ovest Milanese Francesco Laurelli – rappresenta un elemento fondamentale in previsione di un intervento chirurgico pianificato, in quanto fornisce per tutta la durata dell’operazione un ausilio virtuale specifico, che rende ancora più efficace l’attività dei medici e più sicura l’operazione per i pazienti”. Questa stessa tecnologia “è utilizzabile per tutta l’oncologia – sottolinea il direttore sanitario Valentino Lembo – dai tumori dello stomaco, a quelli dell’intestino, del pancreas, del fegato. Una tecnica che, associata alla chirurgia mininvasiva, adottata nella nostra Chirurgia generale in oltre il 90% degli interventi oncologici programmati, garantisce eccellenti risultati con una netta riduzione del dolore post operatorio e una riduzione della degenza”. “Siamo davvero soddisfatti – conclude Laurelli – per questa ulteriore evoluzione che permette alla nostra Asst di fornire prestazioni sempre più efficaci”.​

(Fonte: Adnkronos Salute)