Amorosi Intrecci al Teatro Santuccio

Ultimo appuntamento della minirassegna che anticipa la stagione musicale.

VARESE – Al teatro Santuccio vanno in scena gli “amorosi intrecci” di musica e natura fra Sei e Settecento. “Amorosi intrecci” è un’espressione che rende bene il tema oggetto del concerto, che si terrà domenica 9 ottobre alle 11: gli amori, le passioni e le umane vicissitudini dialogavano un tempo con una natura purissima, immacolata, verde e azzurra, come i prati e i cieli, i boschi e le acque cristalline. Talvolta la natura è invadente, come il gatto di Scarlatti che, zampettando sulla tastiera del suo clavicembalo, gli ispirò una fuga sghemba.

Protagonisti del concerto saranno l’ensemble «Zefiro» dell’oboista Alfredo Bernardini, interprete qualche anno fa di una meravigliosa integrale dei Brandeburghesi di Bach nell’ambito della Stagione Musicale, e il soprano Carlotta Colombo, finalista soltanto poche settimane fa al Concorso «Cesti» di Innsbruck e pronta per partire alla volta di Salisburgo, per un Orfeo monteverdiano che l’attende.
Un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica, della cultura esposta in maniera semplice ma profonda, e dei gatti compositori…

L’ingresso è gratuito per tutti gli abbonati della Stagione musicale. Per i non abbonati l’acquisto sarà possibile esclusivamente al MIV – Multisala Impero Varese.

Domenica 9 ottobre, ore 11:00 | Teatro Santuccio | ore 11:00
via Sacco, 10 – Varese

Amorosi intrecci fra musica e natura nel ‘700
Conversazione-concerto a cura di Alfredo Bernardini

Ensemble Zefiro
Carlotta Colombo | soprano
Alfredo Bernardini | oboe
Alberto Grazzi | fagotto
Arianna Radaelli | clavicembalo

Francesco Mancini (1672-1737)
cantata “Quanto dolce è quell’ardore”, per soprano, oboe e basso continuo
Carl Philipp Emanuel Bach (1714-1788) Pastorale in la minore per oboe, fagotto e bc
Agostino Steffani (1654-1728)
cantata “Spezza Amor l’arco e li strali” per soprano, piffero, fagotto e basso continuo
Domenico Scarlatti (1685-1757) Essercizio K.30 in sol minore “Fuga del gatto” per cembalo solo
Georg Friedrich Händel (1685-1759) cantata “Mi palpita il cor” per soprano, oboe e b.c.