Arcisate-Stabio,si parte dopo vent’anni

VARESE Finalmente ci siamo. Dopo vent’anni di dibattiti, speranze e attese, dopo due cerimonie rinviate nelle ultime settimane (per la concomitanza con l’incidente di Viareggio prima e per il nubifragio poi), ieri mattina ad Arcisate si è celebrato il via libera ufficiale del cantiere italiano dell’Arcisate-Stabio, con la promessa di completare i lavori entro dicembre 2013, in tempo per l’Expo.

I collegamenti
Una cerimonia in grande stile, a cui sono intervenuti il viceministro delle Infrastrutture Roberto Castelli, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, l’amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, il direttore del Dipartimento del Territorio del Canton Ticino Marco Borradori, insieme a numerose autorità locali – e un folto pubblico – che ad una sola voce hanno sottolineato l’importanza di questo collegamento di 8 chilometri di ferrovia. Non solo perché permetterà di unire Varese al Canton Ticino, ma perché farà altrettanto con Varese e Como (attraverso l’interscambio di Mendrisio). E poi perchè consentirà di congiungere l’aeroporto di Malpensa con Lugano e le altre città della Svizzera centrale e meridionale, oltre che mettere in relazione le direttrici del Sempione con quelle di Gottardo grazie all’interscambio di Gallarate.

L’opera
Il primo colpo di benna è arrivato poco dopo le 12, anche se i lavori veri e propri del cantiere partiranno solo dal 2010 (ora però saranno svolti gli interventi propedeutici). Grazie ai 220 milioni stanziati dal Cipe il 31 gennaio 2008, si realizzerà il raddoppio dei binari già esistenti tra Induno Olona e Arcisate (4,6 km) e una nuova linea a doppio binario (3,6 km) fino al confine di Stato. Inoltre, sarà realizzata la nuova fermata di Gaggiolo,

con la riqualifica di quelle di Induno e Arcisate. «Si tratta di un’opera fondamentale per questo territorio, per la Lombardia e per l’Italia – ha detto nel suo intervento il governatore Formigoni – ecco perché abbiamo tanto insistito per inserirla tra le opere strategiche, fin dal ’96, quando dal Governo mi guardavano come un pazzo. Grazie anche all’insistenza del Ticino con Berna, siamo finalmente partiti ed entro il 2013 potremo disporre di un collegamento diretto dall’aeroporto di Agno a quello di Malpensa, che diverrà l’hub di tutto il sud Europa. Un’infrastruttura che potrà divenire in futuro anche un collegamento metropolitano di grande importanza turistica per questi territori dall’alto valore paesaggistico».
Un aspetto sottolineato anche dal viceministro Castelli, secondo cui l’Arcisate Stabio servirà a migliorare «i collegamenti interni di quella grande megalopoli che ormai è la Lombardia», chiarendo un punto: «Da questo tratto, non passeranno merci, ma solo passeggeri. Non tanto per una volontà politica, ma perchè la pendenza lo rende impossibile». L’esponente leghista del Governo, comunicando i dati di crescita di Malpensa in controtendenza con la media degli aeroporti italiani, si è soffermato in particolare sull’importanza per l’hub varesino di un opera «fondamentale per il rilancio di l’aeroporto, che tornerà in breve tempo ad essere quello che la Padania si aspetta».
Anche Borradori ha ricordato «l’importanza di un collegamento transfrontaliero per la comunicazione tra Malpensa e il Sud Europa, ma innanzitutto il Cantone. Un ulteriore avvicinamento tra il Ticino e le province di confine». Mentre l’Ad di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti ha detto che: «L’Arcisate Stabio è un’opera in grado di allargare la zona di influenza dei comuni varesini, potenziando anche la vocazione internazionale a Malpensa verso nord, per raggiungere Zurigo in treno in poco più di 2 ore».
Piero Orlando

e.marletta

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