Arriva la “Z” di Zorro, per contrastare lo spaccio della droga a Gallarate

Fra qualche settimana sarà al lavoro "Zorro" il cane poliziotto dell’unità anti-droga per il contrasto allo spaccio, garantire la sicurezza nei luoghi pubblici all'aperto e per le particolari situazioni di disagio giovanile (foto dal web)

GALLARATE – Si chiama “Zorro” e non è il nuovo supereroe, ma forse anche sì. Qualche superpotere ce l’ha, tra questi quello di “fiutare” la droga. Si tratta infatti del nuovo agente in borghese, un amico a quattro zampe un labrador nero di appena più di un anno che avrà tra i suoi compiti il contrasto dello spaccio di droga, l’impegno a garantire più sicurezza nelle zone più critiche, come quella della stazione e nei parchi pubblici, ma aiuterà anche in particolari situazioni di disagio giovanile. Per questo, forse, l’hanno voluto chiamare “Zorro”!

Il cane in forza alla Polizia sarà presto addestrato da professionisti e dopo Zorro sarà pronto per operare sul campo con l’aiuto dei due conduttori al suo fianco. E non solo a Gallarate, ma anche in altri posti del territorio. Entusiasta il primo cittadino di Gallarate, Andrea Cassani, che dichiara:

Abbiamo inserito nel piano delle tariffe del 2023 anche la possibilità di svolgere attività altrove. Molti sindaci di altri Comuni, infatti, quando hanno saputo dell’arrivo di Zorro, si sono interessati. Ci è sembrato corretto renderlo possibile.

In effetti Zorro è l’unico cane poliziotto del territorio e per questa motivazione starà al comando di polizia locale, come ha chiarito l’assessore Francesca Caruso:

È in forma e può lavorare bene. Verrà utilizzato nelle aree sensibili: fuori dalle scuole per prevenire disagio giovanile.

Infine, se vi siete chiesti come viene addestrato un cane a fiutare le sostanze stupefacenti, dovete sapere che Zorro sta finendo il suo addestramento, con “sostanze sintetiche che richiamano quelle stupefacenti o psicotrope” come spiega bene il comandante Aurelio Giannini che aggiunge come i suoi addestratori siano stati preparati per curare il benessere dell’animale e a individuare i segni che il cane restituisce ai conduttori, per comunicare. Con i quale i è fondamentale l’empatia“.

Il cane è davvero il miglior amico dell’uomo. Almeno in questo caso, lo è.