Autismo, in Lombardia 134 nuove diagnosi al mese. I centri di cura a Milano, Varese e Besozzo

Nella nostra regione si registrano circa 1.600 nuovi casi ogni anno. I dati emersi dall'incontro della Fondazione Renato Piatti per la presentazione dei nuovi spazi al centro Mafalda Luce. Fontana: "Stiamo investendo sempre di più"

MILANO – In Lombardia si registrano ogni anno circa 1.600 nuovi casi di autismo, 134 nuove diagnosi al mese. A livello nazionale i nuovi casi arrivano a circa 5.000, in media 14 al giorno, e i tempi di attesa per accedere ai percorsi di cura sono mediamente di due anni. Sono i dati emersi dall’incontro che si è tenuto stamattina a Milano della Fondazione Renato Piatti, per la presentazione dei nuovi spazi al centro Mafalda Luce.

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Tre centri terapeutici riabilitativi a Milano, Varese e Besozzo

La fondazione opera in Lombardia con 3 centri terapeutici riabilitativi semi-residenziali Milano, Varese e Besozzo (Va), in cui segue ogni anno 400 bambini. Negli ultimi due anni, la fondazione ha aumentato i posti dei propri centri per offrire una risposta alle famiglie sempre più numerose che si trovano ad affrontare una diagnosi di disturbo dello spettro autistico per il proprio bambino. In particolare, al centro Mafalda Luce di Milano in due anni i posti sono raddoppiati, da 115 a 230, e dal 2024 è previsto un ulteriore aumento, con l’obiettivo di superare i 300. “Il centro Mafalda Luce -ha detto Alessandra Locatelli, ministro per le disabilità, in un video di saluto- è un punto di riferimento e la collaborazione con la Fondazione Piatti ha dato grandi risultati”. Il ministro ha parlato di una “sinergia importante”, di cui “siamo orgogliosi, non solo in Lombardia, ma in tutto il nostro paese”. Locatelli ha concluso il suo intervento con la speranza che il percorso di ampliamento dei servizi possa essere fatto “con sempre più collaborazione con le istituzioni locali, regionali e supporto nazionale”.

Fontana: “La Regione sta investendo sempre di più”

Quando era sindaco di Varese, ha ricordato Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, “abbiamo lavorato tanto con Fondazione Piatti e aperto ben due centri”. Fontana ha proseguito dicendo di aver sempre apprezzato “la grande capacità, l’impegno e la determinazione” di chi fa parte della Fondazione. Per affrontare il problema dell’autismo seriamente, continua, è necessaria “la tempestività della presa in carico: solo così si possono dare risposte positive per la persona e per le famiglie con la prospettiva di arrivare al sogno di tutti noi, la vita autonoma e l’indipendenza, che è la cosa più bella che si possa realizzare per loro”. La Regione sta investendo sempre di più, ha detto Fontana, per trattare precocità questa condizione, e “grazie alle risorse che sono state aggiunte si è potuta ampliare l’offerta del centro”. Il presidente ha poi concluso sottolineando quanto sia fondamentale la “collaborazione tra pubblico, privato, associazioni di volontariato e onlus: la Lombardia è un vero modello, basato sulla sussidiarietà, da presentare a tutto il resto del paese, siamo molto orgogliosi”.

FONDAZIONE RENATO PIATTI ONLUS

In tutti i nostri centri per minori, ha osservato il presidente della Fondazione Piatti, Emilio Rota, “osserviamo un aumento del numero di bambini e famiglie in lista d’attesa dei servizi riabilitativi per i disturbi dello spettro autistico”. Per questo, l’impegno del centro ha l’obiettivo di “offrire risposte sempre più adeguate, che diano supporto alle famiglie e ai bambini fragili, aumentando nella comunità la consapevolezza che l’autismo è un disturbo presente in modo sempre più pervasivo per cui è possibile fare molto solo se l’intervento riabilitativo è competente, precoce e continuativo nel tempo”.