False agenzie di viaggio Bufala varesina su Striscia

VARESE Una volta c’era il tormentone della pubblicità Alpitour, che ironizzava sui “Turisti fai da te? Ahi, ahi, ahi”. Oggi c’è di peggio. Viaggi organizzati da “impresari fai da te”, che senza licenza e senza copertura assicurativa per i turisti organizzano gite fuori porta, ma anche viaggi di una settimana, nella completa illegalità.È questa la denuncia che arriva dai titolari di molte agenzie di viaggio della provincia di Varese, che si ritrovano ogni giorno a fare i conti con il fenomeno dell’abusivismo. Ovvero di “imprenditori” che, senza nessuna licenza, svolgono vere e proprie attività da agenzie di viaggio. Un fenomeno

sempre più diffuso sul nostro territorio, da qualche anno a questa parte, e deleterio per le agenzie regolari, che vengono penalizzate da questa concorrenza sleale. Come funziona? «Con il passaparola, con gli annunci su internet e con opuscoli che vengono disseminati nei locali – spiega Stefania Morandi, titolare della Moranditour di Varese – in questi annunci vengono elencati i pacchetti dei viaggi e le offerte, ma non c’è nessun riferimento a nessuna agenzia. C’è solo un nome di persona ed un numero telefonico da contattare per avere maggiori informazioni. Ma gli incontri, come abbiamo scoperto, avvengono in locali pubblici».

Su questo fenomeno verrà dedicata anche una puntata di Striscia la notizia. Nei prossimi giorni, infatti, Max Laudadio, che è già intervenuto smascherando una organizzatrice abusiva di viaggi (verrà intervistata con il volto oscurato), farà una denuncia pubblica di questo fenomeno. Con l’aiuto di un’attrice, che si è finta una cliente, la troupe di Striscia ha colto in flagrante, mentre stava vendendo un viaggio, l’abusiva. La quale aveva dato appuntamento alla falsa cliente al McDonald di Varese. «Loro si muovono così – continua la Morandi – dopo avere agganciato i clienti attraverso gli annunci si ritrovano in locali pubblici e chiudono la pratica. I pagamenti ovviamente sono solo in contanti, perché non viene emessa nessuna ricevuta».

e.marletta

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