Batterio killer/ Zapatero chiede danni, Mosca ferma import

Francoforte, 2 giu. (TMNews) – Il batterio E.coli, lei cui origini sono ancora un mistero e che ha già provocato 17 morti, ha creato nuove tensioni oggi in Europa con Madrid che ha chiesto i danni dopo che i suoi cetrioli sono stati “scagionati” e con Mosca che ha decretato un “embargo” sulle verdure del vecchio continente. Intanto, sempre oggi, la Gran Bretagna ha confermato i primi sette casi di contaminazione da batterio E.coli, tutti legati alla Germania. Tre delle persone infettate sono dei britannici che di recente
hanno soggiornato in Germania; le altre quattro persone sono
cittadini tedeschi che si trovano attualmente nel Regno Unito, ha precisato l’Agenzia nazionale per la protezione della salute in un comunicato.

Indicati inizialmente come la fonte della malattia dalle autorità sanitarie di Amburgo, epicentro dell’epidemia, i cetrioli spagnoli sono stati completamente “scagionati”. Ma i danni sono considerevoli per l’agricoltura spagnola che ha visto le sue esportazioni di verdure crollare. Oggi il Primo ministro spagnolo, José Luis Rodriguez Zapatero, è corso ai ripari e ha chiesto all’Ue degli “indennizzi per i danni provocati” dalla false accuse ai suoi cetrioli. Ieri il suo ministro dell’Interno, Alfredo Perez Rubalcabasa, non aveva escluso un’azione legale contro Amburgo.

Ad aggravare la crisi si è aggiunta la Russia che oggi ha annunciato uno stop alle importazioni di verdura fresca da tutti i Paesi Unione europea. “Il divieto delle importazioni di verdure fresche, che concerne tutti i Paesi dell’Ue, è in vigore da questa mattina”, ha dichiarato il capo dell’Agenzia per la protezione dei consumatori, Guennadi Onitchenko, citato dall’agenzia Interfax.

La Commissione europea ha immediatamente protestato, annunciando che avrebbe chiesto alla Russia spiegazioni su questa decisione che giudica “sproporzionata”. Le esportazioni di verdura verso la Russia rappresentano “fra 3 e 4 miliardi di euro all’anno”, ha dichiarato all’Afp un portavoce della Commissione europea per le questioni di salute pubblica, Frederic Vincent.

A fronte delle tensioni e dei morti il tempo stringe per trovare la fonte della contaminazione da E.coli. Esclusi i cetrioli spagnoli, i ricercatori tedeschi non sono stati ancora in grado di identificarla. Unica certezza: le verdure crude e la frutta, ma anche la carne, sono nel mirino degli scienziati.
La malattia si manifesta con delle emorraggie nel sistema digestivo e nei casi più gravi con una sindrome renale che può avere esito fatale. Più di 2.000 casi sono già stati registrati in Germania, 500 in più rispetto a mercoledì. Dei casi sono stati segnalati anche nel resto d’Europa e fino agli Stati Uniti, tutti di persone che apparentemente sono passate per la Germania. Diciassette persone sono morte, 16 in Germania e una in Svezia. (con fonte Afp)

Ihr

© riproduzione riservata