«Busto addio: qui non c’è futuro» La scelta di vita di Adriano Unfer

Busto addio, scappo dalla città…e me ne vado in Lussemburgo. È la «scelta di vita» di , consigliere comunale leghista e vicepresidente del Consiglio comunale, che ieri sera ha preso parte per l’ultima volta alla riunione dell’assise civica chiamata ad approvare il bilancio di previsione 2014.

Nei prossimi giorni, probabilmente già lunedì, protocollerà la lettera di dimissioni. «Motivazioni personale» ci sarà scritto. Nessun dissenso politico, perché la decisione di Unfer è già stata ampiamente comunicata all’interno del partito e a tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione: da un mese circa infatti l’esponente leghista, ex poliziotto nel commissariato della città e in pensione già da alcuni anni, ha trasferito la residenza nel Lussemburgo, dove aveva già vissuto in passato e dove vive anche il fratello.

«Una scelta di vita, condivisa con mia moglie – racconta Unfer – abbiamo deciso di dare una svolta e andare a vivere più tranquillamente l’ultimo spicchio della nostra vita».

Un addio all’Italia, più che a Busto Arsizio, quello di Unfer, che è originario del Friuli e di discendenze austriache ma che vive qui già da tanti anni: «Là si vive meglio, non c’è molto da aggiungere – spiega il politico leghista – mi dispiace lasciare Busto, dove ho molti amici, e che continuerò a frequentare ritornando almeno un paio di volte all’anno, visto che oggi con gli aerei le distanze si accorciano. Ma sono sfiduciato sul futuro di questo Paese, non penso che ne verremo fuori da questa situazione. Ad esempio, mi cadono le braccia quando guardo i telegiornali e sento che si parla di “jobs act”, una legge che non viene nemmeno nominata nella lingua di questo Paese».

Così Unfer ha deciso di dire addio alla città per espatriare, anche se Lussemburgo è nell’Unione Europea, quindi la trafila è stata semplice e veloce. «Per fare i documenti ci ho messo un quarto d’ora, è un altro mondo» racconta del suo impatto con la burocrazia lussemburghese, che al confronto con la nostra sembra da fantascienza.

Avrebbe anche potuto rimanere in Consiglio comunale per quest’ultimo anno e mezzo, ma per coerenza e chiarezza ha preferito lasciare. Ora il suo posto nell’assemblea civica verrà preso dal primo dei non eletti nella lista della Lega Nord, l’ex vicesindaco . Ma, visto con gli occhi di chi scappa dalla città, è davvero un’altra storia.

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