Il filo che lega a Busto Arsizio diventa un piccolo “museo”: , storico dirigente della ciclistica Tre Farioli, se lo fa in casa sua. «È un patrimonio da valorizzare» l’appello al Comune di Busto Arsizio. Che risponde per voce del sindaco : «Il prossimo assessore delegato allo sport avrà il compito di individuare una soluzione sostenibile».
Una passione lunga settant’anni per la bicicletta, quella di Luigi Celora, figlio di
, corridore negli anni ‘20. Prima al Velo Club Bustese, poi alla ciclistica Tre Farioli, guidata per cinquant’anni.
Da allora nella cantina di casa in via Quintino Sella conserva cimeli, labari, fotografie, biciclette d’epoca, libri, ritagli di giornali, dedicati alla storia della Tre Farioli ma anche al Campionissimo Fausto Coppi, che era stato tesserato per il Velo Club Bustese dal 1946 al 1960 («allora non bastava far parte di una squadra sponsorizzata – ricorda Celora – ma occorreva essere affiliati all’Unione Velocipedistica Italiana»). Uno dei pezzi forti della collezione è un’immagine della visita di Coppi a Padre Pio. Ieri, in occasione dell’anniversario della scomparsa di Fausto Coppi, che cade il 2
gennaio, il museo si è aperto spontaneamente alla città e alle visite di amici e appassionati, visto che la proposta di Celora di realizzare il suo sogno di «una mostra permanente del ciclismo bustocco», pubblicamente espressa in occasione della mostra del ciclismo che lo stesso ex dirigente aveva curato nell’ambito delle iniziative per la tappa del Giro d’Italia 2011 partita da Busto Arsizio, non ha per ora ottenuto risposte ufficiali. «Questa collezione è un patrimonio da salvare e tramandare ai giovani. Non per me, ma per la città» l’appello dell’ex dirigente ciclistico.
Ora la palla passa all’amministrazione comunale, che aveva coinvolto Celora e la sua memoria storica sul Campionissimo nell’ambito delle iniziative a supporto della tappa del Giro d’Italia 2011 che era partita proprio da Busto Arsizio e che aveva visto il figlio di Coppi, Faustino, come presidente onorario del comitato di tappa. Ora il sindaco Farioli promuove l’iniziativa di Luigi Celora ed annuncia che affiderà «a chi assumerà la delega allo sport, visto che ciascun assessore sarà accompagnato da una serie di obiettivi precisi per misurarne concretamente l’attività con i risultati, anche il compito di individuare una soluzione sostenibile dal punto di vista economico per la valorizzazione del patrimonio messo a disposizione da Celora, in un contesto più ampio e in collaborazione con il museo del ciclismo del Ghisallo oltre che in sinergia con il territorio». Non resta che sperare.
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