Sul palco accanto alla RSU dello stabilimento di Cassinetta di Biandronno, Barbara Tibaldi, della segreteria nazionale Fiom-Cgil, ha lanciato un messaggio chiaro. Dopo l’incontro del giorno precedente al MIMIT, i sindacati Fiom, Fim e Uilm hanno ribadito la necessità di un piano industriale concreto, che escluda qualsiasi ipotesi di chiusura.
«Ieri, a quell’incontro, c’erano tutti,» ha ricordato Tibaldi. «Sindaci, regioni, il Governo con il ministro e oltre cento persone. La posizione è stata unanime: portatevi via quel piano industriale se non garantisce investimenti e futuro. Non iniziamo nemmeno a discutere senza basi solide.»
Tibaldi ha sottolineato l’unità di intenti anche con la politica, ma ha chiesto azioni concrete: «Noi possiamo scioperare, occupare le fabbriche e restare uniti. Ora vogliamo sapere cosa faranno Governo e Regioni. Ieri è stato detto chiaramente: risorse pubbliche solo per chi garantisce posti di lavoro, non per chi vuole andarsene. La lezione dell’auto non si ripeterà.»